“Sembra che la distribuzione delle risorse idriche ai cittadini del Comune di Trapani sia una faccenda che viene decisa in maniera arbitraria dall’amministrazione a seconda di come gira il vento. Perchè faccio questa affermazione? Faccio un passo indietro e racconto la vicenda”.
Così esordisce una cittadina che ha inviato alla nostra redazione una dettagliata lettera di protesta che pubblichiamo integralmente. “Trascorro i mesi estivi in quella che una volta era una frazione del Comune di Trapani ma che adesso è di Misiliscemi – scrive – . In questa frazione, che è Locogrande, nella strada Coppola l’acquedotto apre i rubinetti UNA volta la settimana il giorno di sabato e domenica. Tutti i residenti, quindi, grazie ai motori cerca acqua riescono a far entrare nelle proprie cisterne (vitale averne una grande se non si vuole usare l’acqua della bottiglia per lavarsi il resto della settimana) l’acqua necessaria per poter lavare, cucinare…”.
Ricordiamo a chi legge che, nell’attesa dello svolgimento delle elezioni amministrative nel nuovo Comune di Misiliscemi, i servizi vengono ancora garantiti dall’Amministrazione comunale di Trapani.
“Sabato scorso, 10 settembre – racconta la cittadina – da quanto ho appreso dalla signora Sanfilippo, interpellata al telefono dalla sottoscritta, il Comune ha deciso, senza alcuna comunicazione preventiva ai cittadini delle zone interessate, di non erogare l’acqua alle frazioni per servire il centro storico. Va da sé che la situazione dei residenti più sfortunati, perché muniti di una cisterna che garantisce un approvvigionamento più limitato nel tempo a causa delle dimensioni ridotte, sia precipitata. L’acqua è un bene prezioso specialmente se questa non viene erogata dopo una settimana di scirocco!”
“Lunedì – prosegue la nostra lettrice – contatto il servizio del Comune e geometra Adragna, dopo aver ascoltato le mie istanze, si premura di informarmi che il servizio sarebbe stato ristabilito il giorno successivo. La sottoscritta si era illusa di veder entrare l’acqua nella cisterna martedì ma l’acqua non arriva. Richiamo tutti i numeri disponibili sul sito del Comune di Trapani e, finalmente, qualcuno risponde che l’erogazione dell’acqua avrebbe “rispettato” il calendario per cui, saltato il sabato 10 settembre, avremmo dovuto aspettare il sabato successivo. Nel frattempo la cisterna di casa è già svuotata e rischiamo di rimanere all’asciutto. Arriviamo al giorno di mercoledì, cioè ieri 14 settembre, e snervata dalla situazione, decido di recarmi personalmente nella sede del Comune vicino l’autoparco e riesco a strappare dal dirigente, dopo aver esposto le mie istanze, la promessa di un’autobotte. Incredibile sapere che la Città di Trapani abbia solo un’autobotte e un unico autista, semplicemente vergognosa situazione degna di una città africana, con tutto il rispetto per questo continente.
Siamo ad oggi – continua la cittadina – nonostante la promessa dell’arrivo della cisterna la mattina presto, è stata necessaria un’ulteriore chiamata con la minaccia di recarmi nuovamente in loco con i Carabinieri per denunciare l’interruzione di servizio pubblico. Ora sì che mi mandano la cisterna ma quando il povero autista inserisce il tubo per mandare l’acqua nella cisterna noto con ORRORE che il tubo perde acqua e sta allagando la veranda, come da immagini e video allegati.
La cosa buffa è la scritta che campeggia sull’autobotte del Comune di Trapani “CHI AMA LA VITA NON SPRECA L’ACQUA” e, dalle immagini che si vedono, è chiaro che il Comune di Trapani, che spreca acqua, non ama la vita.
Ora – conclude – mi trovo con una cisterna piena ma con l’acqua inutilizzabile poichè non potendo modulare l’ingresso dell’acqua nella mia cisterna il residuo preesistente ha intorbidito l’acqua per cui mi ritrovo a non poter né cucinare né lavare”. GUARDA IL VIDEO