Dopo la pista ciclabile, rossa di vergogna, di Erice di qualche anno fa, assurgono agli onori della cronaca, ma una cronaca tutta speciale, quella di Striscia la Notizia, anche le strisce pedonali di via Fardella. Il titolo è semplice da fare: dalle strisce a Striscia. Il gioco è fatto. Sono state avvistate le telecamere di Striscia la Notizia con l’impermeabile giallo di Stefania Petyx e bassotto al seguito dalle parti della scuola Umberto, dove, così come nei pressi dell’Istituto dei Salesiani, è presente uno dei tanti attraversamenti pedonali a rilievo che servirebbero per rallentare il traffico delle macchine di via Fardella dove esiste un limite di velocità a 30 chilometri orari e agevolare l’attraversamento della strada agli ipovedenti.
Cosa c’è dietro la realizzazione di questi attraversamenti pedonali a Trapani lo sappiamo benissimo, sappiamo che ancora esistono dei cantieri aperti e ci auguriamo che quando vedremo a Striscia la Notizia questo servizio di Stefania Petyx probabilmente l’incubo delle strisce pedonali di via Fardella sarà finito e i lavori definitivamente completati.
L’assessore ai Lavori Pubblici Dario Safina ha fatto il punto della situazione, ribadendo tutte le ragioni delle scelte prese dall’Amministrazione Comunale, in questa intervista che ha rilasciato stamattina alla redazione di Trapanisì.it. Dopo 10 minuti di parole, la domanda che attende ancora una convincente risposta è: “Vista l’importanza sociale dell’opera, i lavori si sarebbero potuti realizzare, come accade in altre città, in maniera meno invasiva per i cittadini?”. Per ascoltare schiaccia PLAY:
Critiche arrivano anche dal presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Guaiana che afferma: “Chi aveva ragione? Anche questo è diritto di critica. Questo è quello che sta accadendo oggi a Trapani con la presenza delle videocamere di Striscia la notizia con la Stefania Petyx. Vedremo il servizio e ascolteremo”.
Da parte nostra, restiamo sempre del parere che i proverbi non sbagliano mai, e ce n’è uno che recita: “Chi più spende, meno spende”. Proverbio che, così come funziona nell’economia personale e familiare quotidiana, potrebbe funzionare anche per i lavori pubblici. Perché nel costo generale delle opere da realizzare deve sempre e seriamente essere considerato il prezzo del “disagio” che questi lavori causeranno, per il più breve tempo possibile ai cittadini, anche a costo di lavorare di notte. Un costo aggiuntivo che deve essere preferito all’ipotetico risparmio di lavori, che risultano all’inizio convenienti solo sulla carta ma che poi spesso, si rivelano fatti male, sbagliati e poi rifatti e corretti con relativi aumenti di costi e disagi per l’utenza, sempre che nel frattempo non siano sorti problemi legali, fallimento delle ditte appaltatrici e relativi blocchi dei lavori.
Ne avevamo già parlato a fine ottobre 2021 in questo nostro articolo:
Via Fardella: alla ricerca delle strisce perdute, altro che Indiana Jones, ci vuole solo pazienza [AUDIO] quando ancora non sapevamo che questi lavori, dopo 6 mesi, sono ancora ben lungi dall’essere ultimati. Attualmente ci resta soltanto il ricordo di lunghe ed estenuanti code in via Fardella e del commercio quasi totalmente annientato dalla forzata scelta dei cittadini di non transitare nella via più importante della città di Trapani proprio per evitare problemi di parcheggio e di imbottigliamento.
“Lavoriamo per voi”… ma, stando così le cose, nessuno ci crede e tutti si inc@%%ano!