Il Comune di Erice si insinuerà nel procedimento di liquidazione coatta amministrativa dell’EAS per il recupero dei suoi crediti che ammontano a oltre 4 milioni di euro. La decisione è stata presa con un’apposita delibera di giunta dello scorso 11 marzo.
“Tante, troppe volte ci siamo sostituiti all’EAS, coprendone le evidenti inadempienze, per interventi urgenti di riparazione e manutenzione ordinaria e straordinaria della rete idrica, al fine di scongiurare l’interruzione di un servizio necessario ed evitare l’insorgere di gravi ripercussioni di natura igienico-sanitaria nel nostro territorio”, commenta la sindaca, Daniela Toscano.
Attenendosi alla convenzione con lo stesso Ente Acquedotti Siciliani, al quale è affidata la gestione della rete idrica comunale, l’Amministrazione comunale di Erice ha agito in via sostitutiva ma, secondo la stessa convenzione, il costo degli interventi devono essere poi rimborsato, così come devono essere versate al Comune le somme provenienti dal canone per la fognatura e per la depurazione riscosso tramite le bollette inviate ai cittadini da EAS per il consumo idrico.
Dal 2007 al 31 dicembre 2020, l’importo complessivo per gli interventi sostitutivi effettuati dal Comune è quantificato in oltre 2,8 milioni di euro mentre quello dei canoni relativi al periodo dal 2017 al 2019, appurato a seguito di apposita istanza di accesso agli atti, è pari a 272.455,54 euro, allo stato attuale degli incassi.
“Sono somme dei cittadini ericini – conclude Toscano – e faremo di tutto per il loro recupero. Auspichiamo l’intervento della Regione Siciliana che è responsabile di questo situazione”.