Molti di voi potrebbero trovarsi smarriti, e non sapere cosa fare, in caso di positività o contatto stretto con persone positive
Ormai la nostra amata Sicilia è stata definita “Area Arancione” cioè con un rischio medio-alto di contrarre il Covid-19, quindi il rischio di contrarre il coronavirus è ora più concreto e probabile rispetto al mese di marzo 2020 e la situazione di trasmissibilità, diffusa, potrebbe creare rischi di tenuta del nostro sistema sanitario regionale in poco tempo.
Il coronavirus del resto è un virus vigliacco: se la prende con i deboli. Con gli altri invece è timido!
Chi sono i deboli? Gli anziani (a partire dall’età di 60 anni), le donne incinte e gli adulti affetti da una o più malattie:
– ipertensione arteriosa
– malattie cardiovascolari
– diabete
– insufficienza renale cronica
– malattie croniche delle vie respiratorie
– cancro
– obesità.
Del Coronavirus, si è detto tutto e il contrario di tutto. Tenterò, per questo, in questo post di fare un po’ di chiarezza… Ci sono tre casi di positività al covid-19:
1) ci possono essere pazienti positivi al tampone asintomatici.
2) Positivi al tampone sintomatici.
3) Positivi al tampone a lungo termine.
Ovviamente il positivo asintomatico non presenterà alcun tipo di sintomo, ma per rientrare in comunità dopo 10 giorni di isolamento fiduciario dovrà eseguire, secondo il decreto ministeriale, un secondo tampone con esito negativo.
In caso di positivi al tampone sintomatici, per rientrare in comunità dopo l’isolamento, devono aspettare almeno 10 giorni dalla comparsa dei sintomi e devono aver effettuato un test molecolare (tampone classico) con esito negativo dopo almeno 3 giorni senza sintomi.
Non vengono presi in considerazione tra i sintomi la perdita di olfatto (anosmia) e perdita di gusto (ageusia) perché possono avere una persistenza prolungata nel tempo.
Nel caso dei positivi al tampone a lungo termine avremo una situazione un po’ più complicata in quanto possono verificarsi e non purtroppo raramente, situazioni in cui gli asintomatici o coloro che non presentano più sintomatologia rimangano positivi per lungo tempo al tampone.
In questo caso, e a seconda delle caratteristiche dei singoli, è necessario consultarsi con gli esperti per valutare la possibilità di interrompere l’isolamento dopo 21 giorni dalla comparsa dei sintomi.
Questo perché gli ultimi studi hanno mostrato che la quantità di carica virale in naso e gola si abbassa significativamente subito dopo lo sviluppo dei sintomi e che la durata effettiva dell’infettività non è solitamente più lunga di dieci giorni dall’inizio dei sintomi.
Siccome “Repetita iuvant”… Se si è stati a contatto con un caso accertato di Covid-19 occorre rispettare un periodo di quarantena della durata di:
–> 14 giorni dall’ultima esposizione al caso positivo senza doversi poi sottoporre ad alcun test;
–> oppure di 10 giorni dall’ultima esposizione al caso positivo, seguiti da un test antigenico o molecolare con esito negativo per rientrare in comunità.
In caso di sospetto contagio da coronavirus, bisogna rimanere nella propria abitazione allo scopo di mantenere al sicuro la salute di tutti. La persona ammalata deve indossare una mascherina chirurgica per evitare di contagiare attraverso le goccioline respiratorie chi gli sta vicino. Anche i famigliari, che prestano cure alla persona con sintomi, devono indossare la mascherina nei momenti in cui c’è un contatto ravvicinato.
Qualora possibile, è necessario isolarsi in una stanza dotata di una buona ventilazione, o quanto meno dormire in letti separati a distanza di un metro. Questa distanza deve essere sempre rispettata nei contatti con i famigliari. Se la casa dispone di più bagni, uno deve essere riservato alla persona ammalata, altrimenti occorre pulire e disinfettare tutti i sanitari dopo l’utilizzo. Per quanto possibile la persona isolata dovrebbe uscire il meno possibile dalla propria stanza.
Occorre osservare scrupolosamente le norme igieniche: oltre a quelle comunemente raccomandate dal Ministero della Salute, come per esempio il lavaggio accurato e frequente delle mani, è necessario evitare di condividere con chi è ammalato stoviglie, biancheria, spazzolino da denti, smartphone e tablet. Particolare attenzione va posta nella pulizia e disinfezione di tutte le superfici (per esempio tavolo, maniglie) che vengono toccate con le mani e nel lavaggio della biancheria.
Nel periodo dell’isolamento la raccolta differenziata (in particolare quella dell’umido) non deve essere effettuata, ma tutti i rifiuti devono essere raccolti nel sacco dell’indifferenziata, utilizzando un doppio sacco.
Comunque sul sito del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità è possibile trovare, amici miei, nel dettaglio tutte le informazioni pratiche sul comportamento da tenere.
Durante l’isolamento domiciliare occorre misurare la febbre due volte al giorno e se compaiono lievi problemi respiratori o tosse persistente, occorre chiamare il medico di famiglia e seguire le sue indicazioni.
Non bisogna recarsi al pronto soccorso o negli ospedali: bisogna chiamare il 112 solo in caso di gravi difficoltà respiratorie o sintomi molto severi (febbre altissima, fame d’aria, saturazione bassa so2 minore di 90, ecc.).
Un’altra cosa da chiarire, amici miei, è definire che cosa si intende per contatto stretto! Si parla di “contatto stretto” (cioè esposizione ad alto rischio) quando una persona:
–>vive nella stessa casa di un malato di COVID-19.
–>Ha avuto un contatto fisico diretto con un malato (per esempio la stretta di mano).
–>Ha avuto un contatto diretto non protetto con le secrezioni di un malato (ad esempio toccare a mani nude fazzoletti di carta usati).
–>Ha avuto un contatto diretto (faccia a faccia) con un malato, a distanza minore di 2 metri e di almeno 15 minuti.
–>Si è trovata in un ambiente chiuso (ad esempio aula, sala riunioni, sala d’attesa dell’ospedale) con un malato in assenza di dispositivi di protezione individuale.
–> E’ entrato a contatto con un operatore sanitario o altra persona che fornisce assistenza diretta a un malato senza dispositivi di protezione individuale.
–>Ha viaggiato seduta in treno, aereo o qualsiasi altro mezzo di trasporto entro due posti in qualsiasi direzione rispetto a un caso COVID-19 senza mascherina o con mascherina indossata impropriamente.
Nel corso della pandemia COVID19, indossare correttamente le mascherine facciali in pubblico (coprendo la bocca ma soprattutto il naso) può servire come mezzo di controllo per ridurre la diffusione dell’infezione, minimizzando la diffusione di goccioline respiratorie da individui infetti che non hanno ancora sviluppato sintomi o che rimarranno possibilmente asintomatici.
La mascherina è indicata sempre e dovunque non solo negli spazi affollati! Non bisogna confondere la libertà con il diritto di far ammalare gli altri. Imparare a convivere con il virus non vuol dire comportarsi come se non ci fosse più! Tutti insieme dobbiamo combattere questa guerra nella speranza di sconfiggere presto questo nemico invisibile.
Purtroppo, le dimensioni del problema sanitario pandemico hanno superato le attese. Nessuno si aspettava questi numeri così elevati dovuti anche alla negligenza di “pseudo-esperti” che avevano dichiarato vinta la battaglia troppo presto: “il virus non si è indebolito”.
Tutti dobbiamo fare la nostra parte, serve la responsabilità collettiva, affinché la pressione che i nostri pronto soccorsi stanno vivendo in questi giorni possa allentarsi!
Rimaniamo distanti oggi per abbracciarci domani. Utilizziamo tutti le mascherine ed in maniera corretta! Prima di indossare la mascherina inoltre ricordati sempre di:
– lavare le mani con acqua e sapone per almeno 40-60 secondi o eseguire l’igiene delle mani con soluzione alcolica per almeno 20-30 secondi.
– Ricordati di indossare la mascherina toccando solo gli elastici o i legacci e avendo cura di non toccare la parte interna.
– Ricordati di posizionare correttamente la mascherina facendo aderire il ferretto superiore al naso e portandola sotto il mento.
– Accertati di averla indossata nel verso giusto (ad esempio nelle mascherine chirurgiche la parta colorata è quella esterna). Durante l’uso se devi spostare la mascherina devi manipolarla sempre utilizzando gli elastici o i legacci.
– Se durante l’uso tocchi la mascherina, devi ripetere l’igiene delle mani.
– Non devi riporre la mascherina in tasca e non devi poggiarla su mobili o ripiani.
– Quando devi rimuoverla devi manipolarla utilizzando sempre gli elastici o i legacci.
– Ricordati di lavare le mani con acqua e sapone o eseguire l’igiene delle mani con una soluzione alcolica al termine della rimozione.
Piccoli gesti che possono salvare la tua vita e quelle delle persone a te vicine.
Punto Salute News è il blog del dottor Andrea Re. È possibile interagire con lui attraverso la sua pagina Facebook.