È di cinque persone denunciate e di sanzioni irrogate per 610mila euro complessivi il bilancio dei controlli svolti dai Carabinieri insieme agli ispettori dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli presso centri scommesse sportive in tutto il territorio della provincia di Trapani.
A Mazara del Vallo, i militari hanno denunciato a piede libero due uomini del posto, di 45 e 30 anni, rispettivamente titolare e gestore di un’associazione culturale e di un internet point. Le denunce sono scattate per la presenza complessiva di sei computer e di due stampanti termiche illecitamente detenute e utilizzare per effettuare scommesse clandestine.
Per le gravi violazioni contestate, i due uomini oltre ad essere denunciati, sono stati sanzionati amministrativamente: in particolare, il titolare dell’associazione culturale – nella cui sede erano presenti due computer e una stampante termica – dovrà pagare la somma di 160 mila euro, mentre al titolare dell’internet point – dove erano installate le restanti apparecchiature – è stata comminata una sanzione di 330 mila euro.
A Trapani, i militari dell’Arma hanno denunciato tre persone che, nella qualità di titolari e gestori di due centri scommesse, svolgevano l’attività di raccolta attraverso siti europei non autorizzati e in totale assenza di licenze. Anche in questa circostanza sono state elevate sanzioni amministrative pecuniarie per l’importo complessivo di 100 mila euro.
A Castellammare del Golfo, i Carabinieri della locale Stazione hanno accertato che in una sala giochi erano collegate due postazioni per la raccolta delle scommesse non conformi alla normativa vigente. Per tale motivo, il titolare del centro dovrà pagare una sanzione pecuniaria di 20 mila euro.
Ad Alcamo, infine, i Carabinieri hanno diffidato il titolare di un centro scommesse dopo aver costatato l’assenza delle avvertenze sanitarie sul gioco d’azzardo patologico e le note informative sulle probabilità di vincita che devono essere esposte al pubblico in questo tipo di esercizi commerciali.
Tutte le apparecchiature non conformi alla legge rinvenute sono state poste dai Carabinieri sotto sequestro.