Dopo i pronunciamenti dei giudici di pace e del Tribunale di Trapani sulle fatture idriche EAS relative agli anni 2015 e 2016 è arrivato anche l’annullamento per i crediti vantati dall’Ente Acquedotti Siciliani per l’anno 2017.
“Si tratta – spiega l’avvocato Vincento Maltese – di una fattura pervenuta ad un cittadino di Marettimo che, come tanti, nei mesi scorsi aveva ricevuto una bolletta spropositata per l’anno 2017 pari a 3.556,41 euro. Tramite l’Associazione CODICI – Centro per i diritti del Cittadino, di cui è socio, aveva presentato reclamo al gestore eccependo l’intervenuta prescrizione breve di due anni, ai sensi della nota legge Sstabilità 2018, prevista per le fatture idriche aventi data scadenza al primo gennaio 2020”.
Non avendo avuto riscontro, tramite il suo legale ha avviato il contenzioso e il giudice di pace Diego Vallone ha accolto la richiesta, annullando l’intero credito e condannando l’EAS anche alla refusione delle spese. “Non ho mai avuto dubbi circa la pertinenza delle richieste di annullamento a mezzo dei reclami che preventivamente, anche con altri colleghi di altre associazioni, avevamo inviato ad EAS – commenta Maltese che è componente dell’Assemblea nazionale dell’associazione CODICI – cercando di evitare di adire le sedi giudiziarie. Ma l’Ente continua a costituirsi nei giudizi ancora pendenti e così, sia io sia altri colleghi continueremo a difendere i diritti dei cittadini, sanciti dalle leggi vigenti”.