TRAPANI. Realizzare un incubatore d’impresa nell’ex macello comunale, ad oggi abbandonato e in parte semidistrutto da un incendio, a disposizione non soltanto delle aziende del capoluogo, ma allargato anche a quelle che hanno sede nei Comuni dell’hinterland. E’ quanto ha proposto il consigliere Massimo Toscano Pecorella attraverso una mozione, poi approvata dall’interno consiglio comunale all’unanimità. Una mozione con la quale il consiglio comunale adesso invita l’amministrazione comunale a procedere in tal senso.
L’incubatore consiste in un luogo dove sono concentrati servizi e iniziative che permettono di dare forma alle idee d’impresa da un lato e, dall’altro, di supportare la crescita e lo sviluppo delle imprese già esistenti. Un modello che consentirà di realizzare iniziative e mettere a disposizione servizi mirati al sostegno, alla creazione ed allo sviluppo delle attività d’impresa. Gli incubatori sono aziende, o divisioni di aziende, “che raccolgono le idee imprenditoriali stimate ad alto potenziale di ritorno economico – ha spiegato il consigliere Toscano Pecorella -, ma non ancora pronte per essere massicciamente finanziate. Il concetto è molto simile a quello di “laboratorio” o centro di ricerca, dove gli scienziati si impegnano ad analizzare, definire e interpretare la realtà sulla base di criteri rigorosi e coerenti”. L’incubatore prevede ambienti destinati all’utilizzo diretto da parte delle imprese selezionate e altri a disposizione di tutti i partecipanti. La permanenza all’interno dell’incubatore è di dodici mesi, il tempo necessario per progettare, sperimentare e lanciare un’idea di impresa, con la possibilità di prolungare la permanenza nell’incubatore fino ad un massimo di 24 mesi.