“Una situazione drammatica, mai vista prima d’ora”. È così che Gianni Manuguerra, Presidente della Cooperativa agricola aglio rosso di Nubia, prodotto riconosciuto Presidio Slow Food, descrive lo stato dei terreni che ad oggi, date le abbondanti e violente piogge che si sono abbattute nel trapanese negli ultimi mesi, non è stato ancora possibile preparare per la semina, preparazione che avviene solitamente nei mesi di ottobre e novembre, prima della semina vera e propria, che invece dovrebbe avvenire a dicembre e gennaio. “Rischiamo di perdere l’annata agraria dell’aglio – continua – i terreni sono saturi di acqua e ancora non siamo nemmeno riusciti a fare i filari”.
A rischio anche le colture del grano, mentre forti danni hanno subito le coltivazioni di viti e ulivi. “In questo periodo la semina del grano dovrebbe essere quasi conclusa – spiega Stefano Coppola, che ha un’azienda agricola – invece nessuno in provincia di Trapani ci è riuscito. E anche la raccolta delle olive, inconsuetamente, non è ancora terminata, dato che è complicato persino raggiungere i terreni. Alcune colture sono state irrimediabilmente danneggiate – continua – abbiamo bisogno di aiuti immediati almeno per far fronte alle spese vive da affrontare”.
A chiedere l’intervento immediato della Regione Siciliana anche CNA Trapani e CNA Agricoltura, a sostegno degli imprenditori del settore. “A seguito dei devastanti eventi climatici che si sono verificati nei giorni scorsi in provincia di Trapani – dichiara Tindaro Germanelli, Segretario regionale CNA Agroalimentare Sicilia – riteniamo urgente un intervento da parte di tutti i rappresentanti di governo locale. L’agricoltura è settore trainante della nostra economia. Alla Regione Siciliana – conclude Germanelli – chiediamo non solo di sostenere con forza la richiesta di calamità naturale, ma anche celerità nel ristorare, attivando tutte le misure di cui può disporre, le imprese agricole del territorio. Ci sono aziende che rischiano di perdere i sacrifici di una vita, e che non è pensabile riuscire a salvare risarcendole dei danni subiti dopo anni, così come avvenuto già in passato”.