“È inammissibile che una bambina di 4 anni sparisca nel nulla e che per 17 anni non ci sia uno Stato pronto a ricostruire la verità “. Lo ha detto il deputato del Pd Carmelo Miceli, al termine della presentazione alla Camera, insieme ad Alessia Morani, di una proposta di inchiesta parlamentare sul caso della scomparsa di Denise dalla sua abitazione di Mazara del Vallo il primo settembre 2004.
“Noi, come parlamentari – ha detto Miceli – proviamo a fare il nostro dovere e proviamo a rivedere tutto ciò che è stato fatto dall’autorità giudiziaria. Provare a comprendere, per esempio, come sia stato possibile che non ci sia stato un coordinamento di indagini tra diversi uffici di polizia giudiziaria o come sia stato possibile che, alla data di apertura del processo, si fossero sostituiti e succeduti ben undici pubblici ministeri senza che il procuratore capo avvertisse la necessità di mantenere il primo pubblico ministero”.
Secondo il parlamentare del Pd “ci sono tante cose che portano a dire che ancora una verità è possibile. Auguriamo alla magistratura di continuare a fare il suo corso. Abbiamo appreso dell’esistenza di un’indagine dell’autorità giudiziaria e noi, parallelamente e compatibilmente con le funzioni ispettive che sono proprie del potere legislativo, faremo le nostre verifiche e poi concluderemo con delle valutazione che rimetteremo alla stessa magistratura e al Consiglio superiore della magistratura”.
Carmelo Miceli ha sottolineato poi come “sono stati gli stessi pubblici ministeri che si sono occupati del caso ad aver parlato di depistaggi, detto che le indagini sono state condotte molto male e ad aver segnalato anomalie oggettive e macroscopiche come l’esecuzione di un sopralluogo in una casa nelle prime 24 ore di una delle principali indiziate che però è stata eseguita in un’altra abitazione, cosa più unica che rara”.
“La vicenda di Denise Pipitone ha colpito tutti gli italiani e in
particolare i siciliani – ha concluso Miceli – Da siciliano so cosa significa essere bambino lì e quell’episodio ha stravolto la vita della Sicilia e continua a portare le famiglie a non potersi permettere neanche per un secondo la possibilità di allontanare lo sguardo dai propri figli. Tutto questo porta a dire che Denise non è solo la figlia di Piero Pulizzi e Piera Maggio, ma di tutti e tutti pretendiamo giustizia per Denise”.