Un documento per chiedere alla Regione e allo Stato un intervento per abbattere il costo del gasolio. I prezzi alle stelle dovuti alla crisi energetica “ha fatto sì – si legge nel documento – che molte imbarcazioni non effettuassero più le ordinarie battute di pesca. Appare infatti improponibile immaginare un ulteriore aumento del prezzo del pescato, il quale si ripercuoterebbe sul consumatore finale”.
Il documento è stato firmato da Camera di Commercio, Comune di Trapani, Erice, Custonaci, Paceco, Partanna, Salemi, Valderice, Vita, Castellammare del Golfo, Buseto Palizzolo, Campobello di Mazara, Marsala, San Vito Lo Capo, Favignana, Castelvetrano, Santa Ninfa, Pantelleria, Mazara del Vallo, Salaparuta, Gibellina, Poggioreale e Calatafimi–Segesta, oltre le associazioni di settore come Confcooperative FedAgriPesca, OP di Trapani e Favignana e Federpesca di Mazara.
Al riguardo abbiamo ascoltato le parole del sindaco Giacomo Tranchida:
“Il caro gasolio e gli aumenti dell’energia – commenta il primo cittadino di Trapani Giacomo Tranchida – , anche a causa degli effetti della guerra in Ucraina, stanno mettendo in gravissima crisi economica ma anche sociale le famiglie così come le piccole imprese e tra queste quelle del comparto agricolo e della pesca in particolare. Per l’appunto, il raddoppio del costo del gasolio costituisce un gravissimo danno alle nostre imprese che in alto mare, anche rischiando evidenti pericoli per la propria sicurezza, garantiscono ancora pescato mediterraneo e di qualità per le nostre tavole, arricchendo l’offerta della filiera turistica”.
“A rischio centinaia di posti di lavoro e un pezzo della storia della marineria trapanese – aggiunge Tranchida -. Occorre che il governo regionale, ed in primis l’assessore regionale alla Pesca, vantando peraltro particolari poteri dall’autonomia, si diano una mossa, decidano di battere un colpo non girandosi dall’altra parte. Occorre che anche il Governo ed il Parlamento Nazionale decidano e chiaramente lo dicano se intendono tutelare o meno la nostra marineria anche a Bruxelles. Per migliore disamina dell’argomento compiegato, un documento elaborato dal mio consulente, Dario Safina – già assessore della mia Giunta ed impegnato sul fronte dell’approfondimento giuridico e politico legislativo in materia – è stato proposto e sottoscritto da CCIAA e dai Comuni ed organizzazioni aderenti. Urge adesso richiedere un confronto in delegazione col governo regionale e nazionale. La mia Giunta e la maggioranza di governo che mi sostiene, saranno ancora una volta compatte nel difendere tanto i pescatori quanto gli agricoltori che rappresentano anche la tradizione culturale delle eccellenze agroalimentari. Il mercato del pesce al coperto e il rilancio del mercato del contadino sono azioni all’ordine del giorno per garantire la qualità della filiera oltre la tracciabilità in rapporto ai prezzi”.