“Apprendiamo con piacere la notizia diramata dalla Regione siciliana sul potenziamento del numero di punti vaccinali nel territorio regionale. E’ quello che desideriamo da tempo, anche se siamo convinti che ci vuole ancora poco per fare un po’ di più e meglio”.
È questo il pensiero della Ugl salute Sicilia, con il segretario regionale Carmelo Urzì e il segretario dei medici Raffaele Lanteri che chiedono al presidente Nello Musumeci un ulteriore sforzo per rendere ancor più efficiente la campagna vaccinale.
“Abbiamo apprezzato l’iniziativa concordata con la Conferenza episcopale siciliana per la somministrazione nei locali di alcune parrocchie e ci auguriamo possa essere ripetuta. Ci fa piacere che le nostre richieste di allargare il numero di centri per le vaccinazioni siano state accolte, ma auspichiamo possa prendere il via in tempi brevi e si pensi ad allestire pure drive-in itineranti in collaborazione con i sindaci. Prendiamo atto che è stato stipulato un protocollo locale (anche se in assenza dei sindacati) per vaccinare i dipendenti delle aziende, sulla scorta del modello nazionale e speriamo che non si perda tempo a fornire supporto alle imprese ed alle Aziende sanitarie provinciali per mettere in sicurezza i lavoratori. Siamo contenti del fatto che si sta iniziando a dare priorità anche agli over 65, però non conosciamo ancora i dati sull’andamento delle inoculazioni ai fragili ed ai disabili e non sappiamo se è partito il servizio a domicilio”.
“Alla richiesta di queste risposte urgenti, aggiungiamo due proposte secondo noi utili e fattibili – evidenziano Urzì e Lanteri. La prima è quella di valorizzare il ruolo dei medici di famiglia non soltanto dando loro vaccini, ma rendendoli protagonisti della fase di anamnesi. In questo modo si andrebbe a velocizzare il lavoro degli hub vaccinali (dove la fase di triage rallenta il percorso), evitando così disagi agli utenti visto che molti dopo la prenotazione sono stati rimandati indietro perchè ritenuti non idonei (in questo senso ci sono giunte diverse segnalazioni). Il triage stesso preventivo, effettuato dal medico di base, renderebbe più fluide le operazioni di inoculazione e, nel contempo, andrebbe a fornire anticipatamente ai centri la tipologia di vaccino a cui l’utente è candidabile. In secondo luogo, per ogni sede di vaccinazione si potrebbe prevedere una “lista di riserve” pubblica e trasparente, magari abbassando l’età dei candidabili, con prenotazione validata dal medico di medicina generale. Infine, invochiamo chiarezza e massima informazione definitiva sulla sicurezza dei vaccini e sulle tipologie di vaccino associate ad un target specifico. Sono indicazioni, secondo noi, di non difficile applicazione – concludono dalla Ugl salute Sicilia – e per questo siamo certi che, con il consueto buonsenso, la Regione le raccoglierà e le metterà in pratica come ha fatto in altre occasioni di battaglia contro il Covid-19, che stiamo continuando a condurre dalla stessa parte.”