TRAPANI. Il Comune consente il ricongiungimento di marito e moglie dopo il decesso, anche se uno dei due non avrebbe diritto alla sepoltura al cimitero. E’ la modifica principale al regolamento cimiteriale apportata dalla Giunta guidata dal sindaco Giacomo Tranchida e che risolve molti casi che si erano verificati negli ultimi anni, con le coppie che trovavano posto, dopo la morte, in differenti cimiteri ed i parenti che dovevano raggiungere più luoghi sacri per far visita ai propri cari.
“Questa modifica al regolamento – afferma Ninni Romano, assessore comunale con delega al camposanto – è stata fortemente voluta dal sindaco Giacomo Tranchida e subito condivisa da tutti gli assessori. Quindi, abbiamo lavorato a questa modifica che rappresenta un atto di grande sensibilità morale. Si è pensato di cambiare il regolamento e dare, così, la possibilità a defunti della stessa famiglia di trovare posto nello stesso cimitero, se non vicini quando questo è possibile. E’ chiaro – continua Ninni Romano – che verranno sempre rispettati gli elenchi e le attese, per adesso, comunque, non ci sono problemi sotto questo punto di vista. Il testo, oltretutto, è chiaro e non lascia possibilità di fraintendimenti”.
Al momento il regolamento cimiteriale per le sepolture tra le deroghe ai vincoli non contempla la possibilità di seppellimento delle salme di persone defunte il cui coniuge si trova già sepolto al cimitero comunale al fine di consentire, dopo il decesso, il ricongiungimento di entrambi i coniugi. Fattore, questo, che non ha assicurato la possibilità di ricongiungimento dei coniugi nell’ipotesi in cui i familiari non dispongano di una tomba privata, non abbiano un parente consanguineo da estumulare oppure non optino per la cremazione. Soprattutto se ancora non siano decorsi i termini per la mineralizzazione della salma già tumulata.
“Intuibili ragioni di solidarietà impongono all’amministrazione comunale, pur nei limiti della disponibilità dei loculi e nel rispetto di tutte le altre norme regolamentari, la favorevole considerazione delle istanze” si legge nella delibera di Giunta approvata. Ed ancora come “rientra negli obiettivi programmatici dell’amministrazione procedere alla integrazione del regolamento dei servizi funebri e cimiteriali per allineare la norma regolamentare alle esigenze di una collettività che conserva il culto dei defunti, tra i valori spirituali più preziosi, e rimane, per tradizione, ancorata a legami coniugali anche dopo la morte”.
Ad oggi nel cimitero sono ricevute e seppellite, senza distinzione di origine, di cittadinanza o di religione, le salme, i resti o le ceneri di persone nate, decedute o residenti nel territorio comunale, i cittadini nati ad Erice che abbiano acquisito la residenza a Trapani all’atto della nascita e che l’abbiano mantenuta per almeno 10 anni. Ed ancora, indipendentemente dalla residenza e dal luogo della morte, sono accolte le salme, i resti o le ceneri delle persone aventi diritto di sepoltura in tomba privata, sia individuale che di famiglia; le salme destinate alla tumulazione in loculi comunali già occupati da salme di consanguinei i cui resti ossei dovranno preventivamente essere raccolti in apposita cassetta metallica, sempre che sia concluso il processo di mineralizzazione sui resti mortali. E, infine, i resti o le ceneri destinati alla tumulazione in loculi comunali occupati da salme di familiari. Infine, nei reparti speciali sono ricevute le salme di persone che ne hanno diritto alla sepoltura salvo che non avessero manifestato in vita l’intenzione di essere sepolte nel cimitero comune.