TRAPANI(4-3-3): Summa 5.5; Cellammare 6, Carboni 6.5, Gonzalez 6.5, Mangiameli 6.5 (34’st Pipitone sv); Romizi 5.5 (1’st Mokulu 5.5), Civilleri 6, Marigosu 6; Di Domenicoantonio 6.5 (34’ Musso 5.5), Mascari 5.5 (27’ st Kosovan 5.5), Falcone 5.5 (8’st Markaj 6). All. Torrisi 5.5. A Disp: Cultraro, Romano, De Pace, Maltese.
CITTANOVA (5-3-2): Bruno 8 (23’st Moschella 6.5); Gulino 6 (30’st Gaudio 6), Figini 6.5, Ruano 6, Carubini 6, Rao 5.5; Boscaglia 6 (43’st Aprile sv), Crucitti 6, Condomitti 5.5; Rugnetta 6 (40’st Toziano sv), Giannaula 6 (27’st Fazio 5.5). All. Galfano 6. A disp: Di Cristina, Melchionna, Losasso, Baggini.
ARBITRO: Aronne 5 di Roma
ASSISTENTI: Nappi di Latina, Bianchi di Roma
NOTE: Spettatori 1388; ammoniti: Figini, Di Domenicoantonio, Rugnetta, Carubini, Summa, Merkaj
MARCATORI: Figini al 49’st; Kosovan (r) al 51’st
Altro pari interno per il Trapani dopo quello all’esordio contro la Mariglianese. Ai punti e per come si è sviluppato il match i granata avrebbero meritato la vittoria. Ma in serie D- ma ormai come in tutte i campionati – se non si capitalizza la mole di gioco, si rischia di perdere con qualunque avversario anche il più arroccato in difesa. Ed è quello che stava succedendo ai granata se un errore grossolano di un difensore del Cittanova al quarto minuto di recupero del secondo tempo, non avesse consegnato un rigore ai locali che ha evitato una sconfitta interna, che alla luce degli altri risultati avrebbe tagliato fuori già nel mese di ottobre i trapanesi dalla lotta la vertice. Un Trapani insomma, che ancora deve trovare la sua identità; e che se lo schema base è abbastanza chiaro, deve essere ancora farlo assimilare ai suoi solisti, tutti con grande spirito ma spesso con poca lucidità. Una gara in chiaroscuro quella di oggi: meglio il secondo tempo dell’undici di casa, al contrario del primo tempo impalpabile. Ottima da parte dei ragazzi di Torrisi la prova della fase difensiva guidata dal duo Gonzalez, Carboni. Da rivedere l’impostazione in fase d’attacco e la finalizzazione. Ed in proposito bisogna ben capire perché il tecnico trapanese ha schierato il tridente d’attacco senza un centravanti di ruolo avendone due over in panchina. Insomma tanto da lavorare per mister Torrisi che sul piano motivazionale e dell’attaccamento alla maglia ha visto i suoi sempre sul pezzo, non altrettanto sul piano della lucidità e della fluidità del gioco. Cosi come occorre una manovra più attenta, con i reparti meno distanti tra loro, con la fase d’attacco dove si capitalizzi le occasioni da gol che capitano.
LA CRONACA: Al 30’ la prima vera occasione da rete per le due squadre: punizione di Di Domenicoantonio palla per Gonzalez che di testa si fa respingere il tiro da Bruno, sulla ribattuta Carboni tira da due metri a colpo sicuro ma incredibilmente colpisce la traversa. Al 33’ altra occasione per il Trapani: calcio di punizione di Di Domenicoantonio con Bruno che si esalta e respinge. Secondo tempo. Al 15’ il Trapani prova ad avvicinarsi alla porta avversaria con un calcio di punizione da trenta metri. Ma Di Domenicoantoni calcia di poco alto sulla traversa. Al 17’ occasionissima per i granata: Markaj tira da fuori area para Bruno che respinge sulla traversa, sulla ribattuta di testa Mokulu da pochi passi si fa parare il tiro dall’ex di turno. Al 38’ ennesima occasione per i granata: Civilleri mette in mezzo di testa e Musso contrastato dai difensori e dal portiere avversario quasi sulla linea di porta mette alto sulla traversa. Al 49’ clamorosamente va in vantaggio il Cittanova: punizione dalla trequarti, dopo un batti e ribatti la palla finisce sulla testa di Figini che con la complicità del portiere granata e di un presunto fallo di mano mette dentro. Il Trapani si butta in avanti e al 51’’ ottiene un calcio di rigore . Batte Kosovan che pareggia un match che se fosse stato perso dai granata sarebbe stato davvero troppo ingeneroso.