Un altro primo anno per i granata impegnati a Frosinone. Si tratta di quel Ivan Robilotta che ogni volta che ha diretto il Trapani oltre le sconfitte (tre) e un pari ha sempre lasciato strascichi e contestazioni nel nostro ambiente.
Una designazione infelice quella di Robilotta per un undici che invece ha bisogno di gente arbitrale equa e possibilmente garantista e per niente provocante. E spero di vedere al Benito Stirpe un Robilotta diverso da quello di Lecce, di Cosenza di Francavilla e soprattutto di Catania, dove con una condotta indecorosa riuscì a mettere lo zampino nel 2-2 finale, e non fu ulteriore sconfitta solo perché il Trapani aveva segnato due gol iniziali! Quindi non quello ma un Robilotta più serio e propenso a non favorire né il Frosinone e né il Trapani con in atteggiamento consone ad un direttore di gara di Serie B. E allora questo Ivan Robilotta più maturo (31anni compiuti il 10/09 scorso) è un ingegnere nativo di Caserta con residenza e lavoro nella piccola Montesano sulla Marcellana in provincia di Salerno e come sezione arbitrale Sala Consilina.
Ha sin qui diretto tre gare in B con esordio in Pordenone-Spezia 1-0 e dopo due vittorie esterne il Venezia 0-2 con l’Entella e il recente successo del Cosenza a Cittadella 1-3. 14 i cartellini gialli, un rosso e un calcio di rigore. Ad assistere Robilotta il navigato Pasquale Cangiano 6° anno ben 106 gare in B e solo due in A, ha sbagliato troppo nonostante l’esperienza in Trapani-Salernitana col deprimente arbitro Massimi. Il n.2 sarà Alessandro Cipressa terzo anno da Lecce 42 le sue gare in B e una in A. Anche il quarto uomo Niccolò Baroni da Firenze porta l’anzianità di 52 gare dirette in B ma la delusione di non aver diretto ancora in seria A.