di Nicola Rinaudo
Un signore di mezza età, dall’aspetto fresco e giovanile, che ne ha viste tante. Di tutti i colori, ma con preferenza unica per il granata. L’uno nelle braccia dell’altro. Di nuovo. Dopo la forzata pausa dello scorso anno. Il Provinciale e il Trapani. Il Trapani e il provinciale. Sei decenni di battaglie — sportive, s’intende — che, a cavallo di due millenni e, attraversando due secoli, hanno segnato la storia contemporanea del calcio a Trapani.
Dal quel mitico 30 ottobre 1960 il “catino” di contrada Raganzili, opera (incompleta) realizzata solo da maestranze locali, costata 270 milioni di lire, ha visto esibirsi il suo ‘inquilino’ preferito — il Trapani — in poco meno di 1.200 partite ufficiali. Fra campionati, coppe, playoff e playout, i granata hanno centrato ben otto promozioni (dall’Eccellenza alla B) e subito, seguendo il percorso inverso, ma in ordine sparso, cinque retrocessioni.
Prevalgono le vittorie: 615 a fronte di 342 pareggi e 185 sconfitte. Ammontano a quasi 1.500, invece, le reti realizzate, con un saldo decisamente a favore rispetto a quelle incassate. Non solo Trapani, ovviamente, in oltre mezzo secolo di Provinciale. Anche una dimensione internazionale. Da Italia — Inghilterra femminile, nel 1971, a Italia – Svezia under 21, nel 1992. Senza dimenticare le amichevoli di lusso giocate dal Trapani contro i portoghesi del Porto e i brasiliani del Gremio.
In dodici lustri, però, resta ancora oggi il “buco nero” (imbarazzante e vergognoso) di uno stadio intitolato a nessuno, o meglio ad un ente pubblico — istituzionale, come la Provincia Regionale di Trapani che, appunto, non esiste più. In Italia, in Europa, nel mondo, tutti gli stadi, dal più piccolo al più grande, sono dedicati alla memoria di qualcuno. Tutti, tranne che a Trapani. Dove tutto, ma proprio tutto, sembra essere maledettamente complicato.
Soffia pure sulle tue 61 candeline, inseparabile compagno d’emozioni. Ancora 100 di questi anni. Magari dal prossimo, chissà, con un nome e cognome veri da leggere. Con orgoglio e a futura memoria.