Si apre ufficialmente domani,16 settembre, l’anno scolastico in Sicilia. In diverse comunità parrocchiali della Diocesi di Trapani, a gruppi più piccoli per evitare assembramenti, si svolge il rito semplice ma significativo della benedizione degli studenti e del personale scolastico.
Sabato e domenica scorsa, al termine delle messe, si è già tenuta la benedizione con bambini e ragazzi accorsi in parrocchia con zaini, astucci e diari in alcune parrocchie rurali (Dattilo, Napola, Lenzi) mentre domenica prossima si terrà nella parrocchia di Nostra Signora di Fatima, ad Erice Casa Santa. Altri parroci di Trapani stanno vagliando con i dirigenti scolastici la realizzazione di iniziative che segnino, sotto la benedizione del Signore e la cura della comunità parrocchiale, l’inizio di un anno scolastico così particolare.
Il vescovo Pietro Maria Fragnelli, come ogni anno, ha inviato un messaggio ricordando don Pino Puglisi di cui ricorre il 23° anniversario dell’uccisione per mano mafiosa.
“Cari alunni e studenti, e tutti voi operatori del mondo scolastico – scrive monsignor Fragnelli- vi raggiungo dalla mia “quarantena” presso la casa vescovile con tutti gli auguri per il nuovo anno scolastico. Pur con tutte le difficoltà, le norme e le “distanze” per l’emergenza sanitaria in corso, la Scuola torna ad essere una comunità viva di persone: immagino la vostra gioia e la vostra emozione nel ritrovarvi!
Siamo tutti consapevoli delle difficoltà logistiche, dei problemi organizzativi, delle disuguaglianze che la pandemia ha messo a nudo ma anche di quanto poco nella formulazione del dibattito pubblico sia messo a fuoco il disagio di una rivoluzione incompiuta: quella di mettere al centro dell’attenzione e dell’azione educativa i ragazzi che vivono la straordinaria avventura della crescita e dell’apprendimento.
A voi ragazzi e ragazze il mio augurio particolare: vivete questo tempo con impegno per far emergere la parte migliore di voi, non cercate scorciatoie e che il nuovo anno scolastico semini una “botta” di fiducia nella vostra vita, nelle vostre reti familiari, amicali, scolastiche. Come diceva il beato Pino Puglisi di cui il 15 settembre ricorre l’anniversario del martirio per mano mafiosa: “bisogna cercare di seguire il nostro progetto d’amore ma non possiamo mai considerarci seduti al capolinea. Si riparte ogni volta, con umiltà, per poi presentare quanto è stato costruito al Signore e poter dire: sì, ho fatto del mio meglio!”
Stiamo vivendo una svolta profonda sul piano esistenziale e culturale: la posta in gioco è alta perché abbiamo capito che nessuno si salva da solo e, come dice papa Francesco, questa epoca di cambiamento ‘richiede un percorso educativo, per costruire nuovi paradigmi capaci di rispondere alle sfide e alle emergenze’, ci mpegna a ‘capire e trovare le soluzioni alle esigenze di ogni generazione e di far fiorire l’umanità di oggi e di domani’. La Chiesa è con tutti voi in questo percorso! Con la mia paterna benedizione!”.