L’UREGA della Regione Siciliana ha avviato da alcuni giorni le procedure di gara per la messa in sicurezza del porto di Favignana. Il termine per la presentazione delle offerte scadrà il prossimo 14 giugno.
«È un’opera pubblica attesa da anni, per la quale è previsto un investimento di circa 27 milioni di euro – commenta il sindaco delle Egadi Francesco Forgione – . Con gli uffici del Comune e dell’Area Marina Protetta in questi mesi abbiamo lavorato intensamente, insieme all’Assessorato alle infrastrutture e alla mobilità della Regione Siciliana, per accelerare tutte le procedure e i pareri di nostra competenza. Voglio ringraziare quanti in passato si sono adoperati per la realizzazione di questa opera e, in particolare, l’Assessore Marco Falcone per lo spirito di collaborazione, la disponibilità e la forte determinazione nel sostenere l’obiettivo della costruzione del “nuovo porto”. Si tratta di un’opera che Favignana aspetta da anni e che potrà imprimere un nuovo impulso allo sviluppo turistico, economico e sociale dell’intero nostro arcipelago».
«Il prossimo obiettivo – conclude il sindaco – è il porto di Marettimo per il quale l’iter è già avviato e speriamo presto possa concludersi per passare alla fase della realizzazione».
Il progetto prevede la costruzione di una nuova diga foranea radicata a est rispetto all’attuale porto di Favignana. Specie quando a predominare è il Maestrale, lo scalo marittimo principale delle Egadi non può garantire condizioni ottimali per l’approdo di traghetti e aliscafi, determinando restrizioni e disagi per i quotidiani e intensi traffici fra la Sicilia e l’intero arcipelago. Sarà effettuato un dragaggio e messo a punto un nuovo sistema di ricircolo dell’acqua all’interno del porto. Massima cura anche per l’arredo e la finitura, in linea con il pregio ambientale e paesaggistico della più grande delle Egadi.
«Per Favignana – commenta l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone – costruiremo così un nuovo bacino portuale che sarà sicuro e meglio organizzato, finalmente all’altezza del valore internazionale e della bellezza senza tempo di quest’isola. Anche questo era un progetto dato per irrealizzabile, dimenticato nei cassetti dove purtroppo, in passato, era rimasta confinata l’intera strategia portuale della Sicilia. Dal 2017 a oggi, invece, abbiamo realizzato o iniziato a compiere opere per oltre 150 milioni di euro su tutti i porti della Regione, attuando interventi strategici – conclude Falcone – in tutte le 14 isole minori siciliane».