Sono oltre 1.900 le utenze domestiche in cui l’Amministrazione comunale effettua la raccolta dei rifiuti speciali per la presenza di soggetti in quarantena perché risultati positivi al covid-19 o per contatti stretti con positivi.
Questo è il dato, pari a circa il 10% della popolazione cittadina, in base al quale il sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, sta valutando la possibilità, nella veste di Autorità sanitaria locale e dopo un ulteriore confronto con l’Asp, di prorogare l’attuale chiusura delle scuole.
Il rinvio della ripresa delle lezioni a giovedì prossimo, 13 gennaio, era stato disposta dal governo Musumeci proprio in base all’esplosione di contagi in tutta l’Isola, unico strumento possibile dato che la nostra regione si trova attualmente in zona gialla.
“L’amministrazione comunale provvede attualmente – spiega Tranchida – al ritiro dei rifiuti speciali presso gli utenti quarantenati e, proprio in base al numero di cittadini serviti, il quadro è allarmante. Come Autorità sanitaria locale ho il dovere di prendere in considerazione ogni misura per frenare il contagio e di certo la riapertura delle scuole, con tutta la movimentazione che ne consegue sul trasporto pubblico, gli assembramenti davanti agli Istituti scolastici, costituisce una situazione di potenziale rischio”.
“La Scuola non può essere l’unico luogo intoccabile rispetto ad altri contesti dove le regole sono più restrittive. Io non sono un fautore della Dad – conclude Tranchida – ma come sindaco ho il dovere di mettere in campo tutte le misure utili per tutelare la salute dei cittadini, nell’attesa che a livelli di competenza superiori ([ndr.Governo nazionale] si prendano le decisioni necessarie e che si proceda con le vaccinazioni”.