I Carabinieri della Compagnia di Castelvetrano, negli ultimi giorni, hanno denunciato cinque soggetti accusati, a vario titolo, di atti persecutori e maltrattamenti in famiglia. Di questi uno è stato raggiunto dall’ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla parte offesa.
In particolare, militari dell’Arma hanno denunciato a piede libero un uomo di 69 anni, residente a Partanna, per stalking (atti persecutori). L’indagine avviata dai Carabinieri dopo aver raccolto la denuncia di una donna di 43 anni, ha permesso di accertare che l’uomo, con il quale aveva avuto in passato una relazione, la perseguitava provocandole un costante stato d’ansia e di paura per la propria incolumità.
Una situazione simil è emersa nel corso di un’ulteriore indagine condotta sempre dai Carabinieri a Partanna. Anche in questo caso, un uomo di 58 anni si sarebbe reso responsabile del reato di atti persecutori nei confronti della propria ex compagna con comportamenti minacciosi ripetuti nel tempo. L’uomo è stato sottoposto al provvedimento cautelare di divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla parto offesa emesso dal Tribunale di Sciacca.
L’attività svolta dai Carabinieri della Stazione di Santa Ninfa, invece, ha condotto alla denuncia di tre persone, tutte accusate maltrattamenti in famiglia. In tale circostanza, l’attività investigativa dei militari dell’Arma ha permesso di comprovare quanto dichiarato in sede di denuncia da una 44enne residente a Campobello di Mazara. La donna si era rivolta ai Carabinieri per le reiterate violenze psicologiche e fisiche ricevute dal padre, dalla sorella e dal cognato, tanto che, dopo essere stata informata dai Carabinieri, ha acconsentito ad essere accompagnata presso un centro antiviolenza.