Indicazioni poco chiare, code, affollamento e “furbetti” che riescono a saltare il turno, 2 ore e mezza di attesa per accedere, finalmente, alla somministrazione del vaccino ma anche la conferma, indiretta, che i prenotati su Favignana verrebbero contattati e indirizzati a Trapani.
Questo il succo dell’esperienza vissuta stamattina a Trapani da un lettore che ha accompagnato la madre, ultraottantenne, a vaccinarsi contro il Coronavirus presso la postazione allestita nei locali del Seminario vescovile, accanto all’ospedale “Sant’Antonio Abate”.
“Siamo arrivati nei pressi del Seminario – ci racconta questo cittadino – e abbiamo notato che molte persone non capiscono che devono accedere dal vialetto alla destra della parrocchia di San Michele. Noi avevamo visto il vostro servizio video di sabato scorso e ci siamo subito orientati ma c’era, invece, chi suonava il campanello del cancello del Seminario ottenendo, solo dopo diversi minuti, una risposta con le giuste indicazioni”
“Sia all’esterno sia dentro la sala – prosegue il nostro lettore – abbiamo notato davvero tante, forse troppe persone e poco personale per l’accoglienza, considerato che non tutti gli anziani arrivano accompagnati. La gente stazionava all’ingresso dove si prende il ticket eliminacode il cui distributore non è, peraltro, immediatamente visibile quando si arriva. Vengono distribuiti dei fogli da compilare ma c’è un solo tavolino dove, al massimo, possono sedersi due, tre persone per scrivere. Inoltre non c’erano abbastanza penne per scrivere sui fogli da compilare, qualcuna si trovava grazie ai volontari della Croce Rossa più vicini all’ingresso”.
“Noi ci siamo presentati poco prima dell’orario indicato sulla prenotazione ma il cortile esterno alla sala per le vaccinazioni era pieno di gente. È normale – chiede, inoltre, il cittadino – che a molti non sia stata misurata la temperatura in ingresso nella sala? Capisco che, per alcuni, ripetere la stessa operazione ad un certo punto possa essere noioso ma… Insomma ci vorrebbe – suggerisce il lettore – proprio una postazione fissa in ingresso che faccia il controllo temperatura e dia le indicazioni (e il numeretto). Un anziano che aspettava con noi ha riferito di essere stato contattato dall’Asp perché prenotato su Favignana e indirizzato con un generico vada al Seminario. Mia madre è stata chiamata dentro dopo un’ora e 40 minuti di attesa, c’erano solo due i desk per controllare i dati scritti nei moduli che ciascuno deve compilare. Superata la prima fase di controllo, si passa alla seconda fase, altra attesa. È qui che alcuni, che si sono presentati in anticipo rispetto al loro orario di prenotazione e lo raccontano spavaldamente, sono davanti a noi… Finalmente arriva il turno di mia madre che viene vaccinata. Personale efficiente e gentile. Dal nostro arrivo sono trascorse 2 ore e 15 minuti, ora aspettiamo i 15 minuti previsti dopo la somministrazione. Intanto mia madre viene registrata per il richiamo, il prossimo 19 marzo. Siamo grati – conclude il nostro lettore – ai sanitari per il loro sforzo di fronte a questa emergenza della pandemia ma ci chiediamo se alcune problematiche che abbiamo notato potranno essere risolte o ci toccherà nuovamente la stessa esperienza. Speriamo di trovare una migliore organizzazione”.