Il commissario straordinario dell’Asp di Trapani, Paolo Zappalà, ha incontrato stamane la stampa, nella sede della Direzione generale in via Mazzini, per fare il punto su una serie di questioni riguardanti la sanità nel territorio trapanese.
Tra i punti all’ordine del giorno, l’esito della Site visit per l’individuazione del Centro di Senologia dell’ospedale “Sant’Antonio Abate” di Trapani come Breast Unit riconosciuta dalla Regione Siciliana.
L’esito dell’ispezione, come è stato sottolineato dal direttore sanitario Gioacchino Oddo e dal direttore dell’Unità Operativa Complessa di Anatomia patologica, Domenico Messina, è stato positivo e consente di fissare, come ha spiegato anche il commissario Paolo Zappalà, un punto di inizio di questo importante percorso di assistenza a 360° delle pazienti con cancro alla mammella.
Nel corso dell’incontro è stato anche illustrato il modello clinico organizzativo attuale per l’assistenza Covid.
“Abbiamo potuto differenziare, in questa fase della pandemia – ha affermato il commissario straordinario dell’Asp- i percorsi dei malati di Covid – per i quali si mantiene un apposito reparto dedicato all’ospedale di Marsala – e dei malati con Covid che vengono assistiti nei reparti di competenza delle rispettive patologie ma, ovviamente, in ambienti e percorsi separati”.
Ciò, tra l’altro, ha consentito di alleggerire la pressione sul nosocomio marsalese e di riattivare una serie di reparti e servizi che vi erano stati soppressi per far fronte all’emergenza. Dai reparti riaperti ci sono quelli di medicina, chirurgia, oculistica, cardiologia, e le cinque sale operatorie, di una dedicata al covid.
Il commissario Zappalà ha ribadito, da parte dell’Asp, l’adozione del concetto di rete tra ospedali del territorio trapanese per garantire una Sanità di qualità ai cittadini – evitando il più possibile che debbano ricorrere ai “viaggi della speranza” – ma anche unico, reale strumento di attrazione per nuovo personale medico. Ha sottolineato, nfatti, come l’aAzienda Sanitaria Provinciale sia stata messa dalla Regione nella condizione di assumere e anche le tecnologie necessarie non mancherebbero ma diversi bandi sono andati pressoché deserti. Tra le diverse carenze di personale, quella nell’area di emergenza-urgenza: su 82 unità previste in organico, al momento sono solo 26 i medici che lavorano nei Pronto Soccorso degli ospedali del Trapanese.
“Occorre garantire un ricambio generazionale, ha rimarcato il dottore Messina – a fronte di una carenza di medici che si registra, comunque, a livello nazionale per scelte errate del passato che penalizzano la disponibilità presente di sanitari”.
Si è parlato anche del Padiglione Malattie infettive che dovrebbe sorgere accanto all’ospedale di Marsala: Zappalà ha riconosciuto i rallentamenti, non dovuti all’Asp ma da parte del soggetto attuatore che deve rispondere all’attuale normativa sulla progettazione esecutiva della struttura. “È chiaro – ha concluso – che sarà un fiore all’occhiello non soltanto per la nostra provincia e che prima sarà realizzato meglio è. Intanto si lavora sul primo stralcio che riguarda il piano terra e il tunnel di collegamento con l’ospedale “Paolo Borsellino”.