Il provvedimento è sulla scia di quello precedente, viene confermato per il terzo trimestre quanto stabilito dal Decreto bolletta, di cui ho ampiamente discusso nelle mie pubblicazioni.
I punti principali sono:
- Azzerati oneri generali di sistema: nelle fatture luce, per altri tre mesi, non troveremo la suddetta voce di spesa. Gli oneri di sistema rappresentano il 20% del costo annuo in bolletta luce. L’importo degli oneri di sistema è molto più consistente nella bolletta luce, più tosto che nella bolletta del gas. Gli oneri si sistema sono classificabili come dei costi fissi presenti in bolletta, a copertura delle attività legate al sistema elettrico e del gas. L’annullamento riguarda anche le forniture ad alta/altissima tensione o per usi di illuminazione pubblica o di ricarica di veicoli elettrici in luoghi accessibili al pubblico;
- IVA sul gas al 5%: L’IVA sul gas viene confermata al 5%;
- Garanzie Sace estese anche alle aziende di stoccaggio gas: si applicheranno anche a queste imprese le misure temporanee per il sostegno alla liquidità delle imprese (tramite garanzie prestate da SACE) introdotte con il decreto aiuti del 17 maggio;
- “Oblo” per imprese che importano gas , reso se in perdita: le imprese che importano gas in Italia dovranno versare un contributo che verrà versato alla Cassa per i servizi energetici e ambientali. Non si sa ancora esattamente la percentuale che le imprese importatrici dovranno versare ma verrà presto calcolato. «Ai soggetti che abbiano registrato, nel bilancio certificato dell’esercizio o degli esercizi che includono il periodo oggetto dell’intervento, una perdita – si legge infatti nel testo – sono restituiti gli importi precedentemente versati nei limiti del valore della perdita».
Questo sono i punti saliente del nuovo decreto, molto breve ma sicuramente incisivo e che rassicura il consumatore da un lato e dall’altro lo tutela per il terzo trimestre. Inoltre la discesa del PUN (prezzo unico nazionale) e del PFOR (Prezzo Fornitura a copertura dei costi di approvvigionamento del gas naturale) contribuisce, non poco, alla riduzione delle fatture di tutti coloro che hanno una tariffa indicizzata e non un prezzo della materia prima bloccato contrattualmente. In particolare, gli utenti del servizio elettrico nazionale, protagonisti delle stangate del primo trimestre del 2022, potranno iniziare a tirare dei respiri di sollievo per le fatture in arrivo. Il mio augurio è sicuramente quello di una progressiva stabilità, un ritorno alla normalità lento ma auspicabile.
Nel nuovo decreto non ci sono interventi per abbassare il prezzo del carburante. La ministra della Famiglia Bonetti, però, ha annunciato un decreto ad hoc da parte dei ministeri della Transizione ecologica e dello Sviluppo economico per prorogare il taglio delle accise da 30 centesimi già in essere e forse rafforzarlo ulteriormente. Senza stanziamenti maggiori, infatti, il prezzo di benzina, diesel e gpl nelle prossime settimane rischia comunque di avvicinarsi nuovamente ai picchi visti a marzo (fino a 2,5 euro al litro).
Attendiamo i successivi risvolti, nel frattempo possiamo rasserenarci sulle future spese elettriche, soprattutto durante la stagione estiva, momento in cui i consumi salgono e non di poco.