Secondo alcune fonti anonime, gli avvocati del Dipartimento di Giustizia americano sono alle prime fasi della stesura di un potenziale reclamo antitrust contro Apple. Vari gruppi di pubblici ministeri all’interno del Dipartimento stanno assemblando i pezzi per una potenziale causa che dovrebbe essere avviata entro la fine dell’anno.
Se confermata, sarebbe la prima causa antitrust del Dipartimento di Giustizia contro uno dei titani della tecnologia durante l’amministrazione del presidente Joe Biden. Il Dipartimento ha cominciato le indagini su Apple già dal 2019 accusando l’azienda di aver abusato del suo potere di mercato per soffocare le realtà tecnologiche più piccole, inclusi anche sviluppatori di app e produttori di hardware concorrenti.
Entrambe le parti hanno rifiutato di commentare. L’indagine è solo una parte degli sforzi del Congresso, del Dipartimento di Giustizia e della Federal Trade Commission per tenere a freno le mastodontiche società tecnologiche che sono arrivate a dominare Internet, i social media e la pubblicità online globali. La FTC sta anche portando avanti un’indagine antitrust su Amazon che coinvolge sia le sue attività di vendita al dettaglio che di cloud computing.
Il caso Apple è particolarmente significativo perché aprirebbe una seconda, massiccia battaglia con l’industria tecnologica. Il Dipartimento di Giustizia ha infatti già avviato una causa contro Google per la sua attività di ricerca e sta preparando una seconda causa sulle sue operazioni pubblicitarie.
Ad oggi, gran parte dell’attenzione su un potenziale caso contro Apple si è concentrata sul suo App Store, l’unico modo che hanno gli utenti per scaricare applicazioni su iPhone e iPad e che comporta anche delle commissioni elevate per gli sviluppatori. I reclami sull’App Store di Apple circolano da anni e si concentrano sulle politiche dell’azienda che vietano i pagamenti esterni per gli acquisti in-app e sulle regole che impediscono agli utenti iPhone di aggirare il negozio per scaricare software sui dispositivi, azione eseguibile solo ed unicamente trapite App Store.
I pubblici ministeri stanno anche valutando se e come il controllo di Apple sui suoi dispositivi fisici danneggi i concorrenti. Il Dipartimento sta esaminando i reclami pubblici presentati da Tile, un produttore di dispositivi e tecnologia utilizzati per trovare oggetti smarriti che competono con gli AirTag di Apple. Tile ha reso pubbliche le sue denunce, testimoniando in audizioni al Congresso che Apple ha reso più difficile, per i dispositivi dell’azienda, l’accesso ai dati sulla posizione e ha limitato l’accesso ai componenti hardware chiave dei suoi telefoni.