L’app Immuni, che io ho scaricato e che utilizzo con estrema tranquillità, è stata abbastanza snobbata dagli italiani e questo mi dispiace tantissimo, da italiano e da medico.
Eppure l’APP immuni Io ritengo sia molto utile e penso che lo sarà ancor di più in autunno, con l ‘arrivo della stagione invernale se non verrà perfezionato e messo in commercio il vaccino anti-Covid 19!
L’80 per cento degli italiani sono convinti che “bisogna stare molto attenti nei confronti dell’APP-IMMUNI”.
E la diffidenza deriva, secondo una mia riflessione del tutto personale, da una società resa insicura e rancorosa per un economia stagnante e per una instabilità di governo ormai divenuta cronica in Italia.
Da un lato c’è la mancanza di fiducia, il sentirsi poco rassicurato dall’attività di Governo, dall’altro versante una sorta di timori, sospetti e paure di essere ingannati dal Governo stesso!
Ho capito che gli italiani non la scaricano perché temono problemi di trasparenza e sicurezza personale. Ecco cosa c’è da sapere per scaricarla con tranquillità. L’APP immuni non è nata per spiare i cittadini!
Non vi è alcun rischio che la vostra, la nostra privacy e security sia violata dal sistema Immuni.
E quello che sto affermando corrisponde a verità e vi aiuterò a capirlo tentando di spiegarvi perché è stata creata e quale è il suo funzionamento.
Il sistema Immuni è stato commissionato e progettato come un sistema di “anti diffusione del Covid-19” infatti da un lato, serve ad “Allertare le persone che sono entrate in contatto stretto con soggetti risultati positivi” e, dall’altro, serve a “Tutelarne la salute attraverso la messa in opera di misure sanitarie anti-Covid-19”.
Ricordiamo che per avere risultati attendibili e di tracciamento efficace (secondo il parere dell’Oxford University), l’app deve essere usata da almeno circa il 56%-60% della popolazione.
Quote inferiori possono essere inutili per limitare il contagio e salvare vite umane. Per questo il mio appello personale, ci metto la mia faccia, per l’ampia diffusione dell’APP. Io ho scaricato l’APP da mesi e vi posso assicurare che non si fa sentire, rimane completamente muta! Ci si dimentica spesso pure di averla installata. Si può dire che è molto discreta e rispetta la privacy.
La malattia Covid-19, vi ricordo amici miei, può dare luogo in alcuni casi a una sintomatologia simile a quella di altre malattie respiratorie come l’influenza o il raffreddore comune, quindi si presenta con tosse secca, febbre, stanchezza, ma in altri casi, può essere più insidiosa perché asintomatica e può dare luogo a molteplici contagi.
Ricordiamo amici miei, che si può anche manifestare con sintomi diversi, quali forte cefalea che perdura per giorni, diarrea, iperemia congiuntivale, mal di gola, dolori muscolari, naso che cola per giorni, fino ad arrivare infine alle più conosciute difficoltà respiratorie e alle polmoniti.
Inizialmente e generalmente i sintomi sono lievi, pertanto è possibile non accorgersi subito della loro comparsa e il contagio potrebbe avere larga diffusione. Ecco perché si deve scaricare immuni per spezzare la catena del contagio!
Immuni ha accesso al solo Bluetooth, non ha accesso alla mia rubrica, alla mia posizione, né a tutti i miei dati.
Funziona sostanzialmente scambiando dei token, cioè dei codici indecifrabili, dati anonimi tra cellulari che entrano nella reciproca sfera d’influenza registrandoli. I token sono “Pseudonimi criptati” (per dirlo alla buona…) dei dispositivi con cui si è venuti in contatto per più di quindici minuti entro la distanza di rischio contagio.
E quindi se mi arriva l’allarme che significa? Che sono contagiato?
Come riportato nelle FAQ di Immuni, che dovreste comunque leggere, non significa che siete automaticamente contagiati, ma che nel vostro passato recente potreste essere entrati in contatto con un contagiato cioè un soggetto che con grande responsabilità e pieno anonimato si è dichiarato contagiato da Covid 19 a seguito di test tampone.
Quindi significa che, se ricevete una notifica di possibile contatto con un soggetto positivo, dovete andare a casa, mettervi in isolamento e contattare il Sistema Sanitario Nazionale per farvi fare un tampone, e, ove questo risulti positivo, ottenere un codice di sblocco che segnerà il vostro “dato anonimo” come “Dato di un contagiato” facendo partire i warn, cioè gli avvisi anonimi per gli altri cellulari venuti in contatto.
Per funzionare, Immuni richiede che la connessione Bluetooth sia sempre attiva, perché usa quella (e non il GPS) per monitorare i contatti fra il nostro telefonino e quelli degli altri.
Altra cosa che mi sento ripetere spesso con immuni si scarica immediatamente la batteria, io personalmente e da mesi che la utilizzo e non ho notato un consumo eccessivo, anomalo della batteria, questo perché la tecnologia utilizzata per il tracciamento anonimo è quella del Bluetooth Low Energy (abbreviato in BLE) si tratta di un sistema di trasmissione a basso consumo di energia (“low energy”) e breve raggio (qualche manciata di metri). L’ideale, insomma, per un sistema di tracciamento che deve tener conto dei contatti interpersonali avvenuti a “Breve distanza”.
Quindi ribadiamo, amici miei, che Immuni non ha assolutamente accesso alla mia rubrica, alla mia posizione, a tutti i miei dati ma genera codici anonimi di riconoscimento! Scaricate l ‘app IMMUNI per tutelare il nostro, il vostro diritto ad non essere contagiati!