Ricorre domani, 14 settembre, il 34° anniversario dell’omicidio del magistrato trapanese Alberto Giacomelli.
“In questo anniversario – scrive il vescovo Pietro Maria Fragnelli in una nota – mi piace sottolineare che è ritornato tra noi in Diocesi il figlio del giudice vittima di mafia, padre Giuseppe, che domani insieme alla famiglia parteciperà alla messa di suffragio nella parrocchia di San Michele Arcangelo ad Erice Casa-Santa alle ore 19“.
“In modo particolare – prosegue il vescovo – desidero che giunga a tutta la città e alla Diocesi un segno di particolare attenzione per questo evento, doloroso per la famiglia e per tutto il nostro territorio, non rassegnato alla logica malvagia della mafia che continua ad inseguire profitti in modi nuovi ma sempre calpestando la dignità e la vita delle persone e della nostra democrazia”.
Alberto Giacomelli fu ucciso nelle campagne di Locogrande, il 14 settembre 1988 quando era già in pensione. Quattordici anni dopo il capo di Cosa nostra, Totò Riina, fu condannato all’ergastolo come mandante.
Secondo alcuni collaboratori, infatti, l’omicidio di Giacomelli fu la punizione per aver confiscato un bene al fratello del boss. I funerali del magistrato furono celebrati nella sua parrocchia, quella di “San Michele Arcangelo”.