Daspo “Willy”, applicato dal questore di Trapani, nei confronti di due marsalesi, il 23enne Z.A. e il 25enne L.G. ritenuti soggetti violenti, con diversi precedenti penali per reati contro la persona, il patrimonio e la Pubblica Amministrazione e responsabili di molteplici violazioni alla normativa in materia di contenimento del COVID-19.
I due, durante lo scorso mese di gennaio, sono stati denunciati dal Commissariato di P.S. di Marsala per lesioni personali aggravate, propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa e minacce gravi dopo aver aggredito un cittadino gambiano che, in compagnia della sua fidanzata, si trovava nei pressi di un distributore automatico di bevande nel centro storico di Marsala.
L’uomo, oltre ad essere stato appellato con frasi offensive e minacciose e dal chiaro contenuto discriminatorio, era stato preso a pugni e minacciato con una pistola (risultata poi essere un’arma pistola e sottoposta a sequestro) puntata alla testa. A seguito di questo grave episodio, il gip presso il Tribunale di Marsala, ha applicato nei confronti di uno dei due la misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.
Adesso i due non potranno accedere e stazionare nelle immediate vicinanze degli esercizi pubblici e dei locali di pubblico intrattenimento (bar, pub, locali di somministrazione in genere) del centro storico di Marsala. In caso di violazione del divieto rischiano una condanna da sei mesi a due anni e una multa da 8.000 a 20.000 euro.