Ammonta a 180mila euro il debito che la compagnia Tayaranjet, con sede in Bulgaria ma di proprietà di imprenditori siciliani, avrebbe nei confronti di Airgest, la società di gestione dell’aeroporto Vincenzo Florio di Trapani, per servizi di handling.
La vicenda – di cui è occupata la trasmissione Report in onda su Rai Tre nell’ambito di una serie di servizi su Claudio Lotito, patron della Lazio – riguarda l’accordo tra il vettore – che si era anche aggiudicato alcuni di voli della continuità territoriale messi a bando sullo scalo trapanese – e la società calcistica a cui, dal novembre 2020, forniva in comodato d’uso un proprio aereo, un Boeing 737-300 Classic, con livrea personalizzata per raggiungere le sedi delle partite in trasferta. La Lazio era stata la prima (e finora anche l’unica) società italiana ad avere, sia pure non di proprietà, un suo aereo, come succede all’estero per molti top club.
Quando lo scorso ottobre la società biancoceleste non ha rinnovato l’accordo, il vettore si è ritrovato ancora più in difficoltà economica dopo il flop dei voli della continuità territoriale – effettuati con lo stesso aereo – che hanno registrato, tranne che nel mese di agosto, percentuali ridottissime di riempimento. La compagnia, infatti, sempre ad ottobre, ha annunciato di voler recedere dal contratto e, lo scorso dicembre, un’altra tegola è caduta in testa al vettore di proprietà di imprenditori modicani: la CCA, l’Autorità aeronautica bulgara paragonabile alla nostra ENAC, gli ha sospeso la licenza di volo.
Il debito con Airgest nasce dai costi sostenuti per l’assistenza fornita all’aeromobile che faceva base a Birgi e che è stato poi spostato dalla compagnia aerea – come spiega il presidente di Airgest Salvatore Ombra – lo scorso mese di giugno perchè Tayaranjet non ne era proprietaria ma lo aveva acquisito in leasing. Noi, comunque, non ci siamo fermati e abbiamo avviato già tutti i passi necessari per recuperare il credito”.
La compagnia aerea – secondo notizie di stampa – ha avuto contenziosi anche con suoi piloti per la mancata erogazione degli stipendi: alcuni hanno già vinto la causa e hanno ottenuto che la compagnia paghi le somme dovute.
Secondo Tayaranjet “Aigest ha applicato al vettore tariffe per servizi di handling quattro volte superiori alle tariffe normali, solo per il fatto che si volava con gli aiuti di soldi pubblici. In sostanza, se voli con i soldi dello Stato, paghi quattro volte di più rispetto al normale”.
“Tayaran jet – precisa l’accountable manager Gianfranco Cincotta – ha interpellato ed esposto anche ad Enac la questione affinchè possa procedere a rettificare la presunta infrazione compiuta ai danni della Tayaran. A valle di ciò, sono state intraprese le iniziative necessarie a tutela del vettore”.