TRAPANI. Ruspe di nuovo in azione a Trapani. Sono sei, infatti, le abitazioni che a breve saranno abbattute perché riconosciute abusive e, pertanto, già entrate in possesso del Comune. L’amministrazione comunale sta predisponendo tutti gli atti necessari per procedere con sei nuovi abbattimenti, il secondo blocco del 2018 dopo quelli che, nella prima parte dell’anno, erano stati effettuati su indicazione del commissario straordinario Francesco Messineo.
L’ALTERNATIVA ALL’ABBATTIMENTO – L’idea che sta portando avanti la Giunta presieduta dal sindaco Giacomo Tranchida è quella di poter disporre il riutilizzo di questi immobili. “Ci stiamo muovendo nell’approfondire la normativa che prevede il riutilizzo degli immobili abusivi per delle finalità sociali – spiega l’assessore comunale Andreana Patti -. Stiamo effettuando un accertamento giuridico per capire come possiamo muoverci qualora l’amministrazione volesse riutilizzarli ai fini abitativi. Ce ne sono diversi ed ancora l’iter non è definito”.
I NUMERI – Un centinaio sono gli immobili già accertati abusivi, con sentenza passata in giudicato, e, quindi, che dovranno essere demoliti. Complessivamente, invece, sono circa 500 quelli che sono stati costruiti in porzioni di territorio che, a causa dell’abusivismo edilizio, hanno subìto notevoli danni. La zona maggiormente colpita è quella compresa tra le frazioni di Marausa e Birgi: circa 400, ma non mancano casi di abusivismo anche nel centro storico.