L’Asp di Trapani ha confermato stamattina al sindaco di Marsala la presenza di un caso di febbre virale West Nile. L’interlocuzione è avvenuta con il direttore dell’Unità operativa complessa Epidemiologia e profilassi delle malattie infettive Gaspare Canzonieri.
Si tratta di un uomo di 73 anni, residente in contrada Cutusio, che, attualmente, si trova ricoverato in Terapia intensiva all’ospedale “Sant’Antonio Abate” di Trapani in condizioni che vengono definite “critiche”.
“Siamo in costante contatto con il dottor Canzoneri per tenerci aggiornati sull’evoluzione di questo caso che ha interessato un nostro cittadino a cui auguriamo di riprendersi”, ha precisato il sindaco assimo Grillo che invita la cittadinanza alla calma: “Non occorre assolutamente creare panico e/o allarmismi. La situazione è sotto controllo, sia da parte del Dipartimento di prevenzione umana sia da quello veterinario. Da parte nostra stiamo attendendo specifiche direttive dall’Azienda Sanitaria Provinciale sulle eventuali iniziative da intraprendere per fronteggiare questo virus”.
La febbre West Nile (West Nile Fever) è una malattia provocata da un virus della famiglia dei Flaviviridae isolato per la prima volta nel 1937 in Uganda, nel distretto West Nile (da cui prende il nome). Il virus è diffuso in Africa, Asia occidentale, Europa, Australia e America.
I serbatoi del virus sono gli uccelli selvatici e le zanzare (più frequentemente del tipo Culex), le cui punture sono il principale mezzo di trasmissione all’uomo.
La febbre West Nile non si trasmette da persona a persona tramite il contatto con le persone infette. Il virus infetta anche altri mammiferi, soprattutto equini, ma in alcuni casi anche cani, gatti, conigli e altri.
Il periodo di incubazione, dal momento della puntura della zanzara infetta, varia fra 2 e 14 giorni, ma può essere anche di 21 giorni nei soggetti con deficit a carico del sistema immunitario.
La maggior parte delle persone infette non mostra alcun sintomo. Fra i casi sintomatici, circa il 20% presenta sintomi leggeri: febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, sfoghi cutanei. Questi sintomi possono durare pochi giorni, in rari casi qualche settimana, e possono variare molto a seconda dell’età della persona. Nei bambini è più frequente una febbre leggera, nei giovani la sintomatologia è caratterizzata da febbre mediamente alta, arrossamento degli occhi, mal di testa e dolori muscolari. Negli anziani e nelle persone debilitate, invece, la sintomatologia può essere più grave.
I sintomi più gravi si presentano in media in meno dell’1% delle persone infette (1 persona su 150), e comprendono febbre alta, forti mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, tremori, disturbi alla vista, torpore, convulsioni, fino alla paralisi e al coma. Alcuni effetti neurologici possono essere permanenti. Nei casi più gravi (circa 1 su mille) il virus può causare un’encefalite letale.