Avevamo già detto che qualcosa non funzionava: qualcuno si allena al Campo Roberto Sorrentino. La rivelazione arriva dal Giornale di Sicilia e la cosa ha dell’incredibile vista la situazione: al momento, infatti, c’è un bando per il campo di gioco ma ancora nessuno ha firmato.
Il Trapani Calcio vinse il bando emanato due anni fa per la gestione del Sorrentino (dove già era presente dopo l’affidamento) per mezzo punto sull’Accademia Sport Trapani, ma, da allora, non ha mai firmato il contratto che avrebbe dato il via ai cinque anni, più una proroga di tre, per la gestione dell’impianto, restando all’interno della struttura in regime di prorogatio, come disposto dall’allora commissario straordinario Francesco Messineo, il quale aveva previsto la proroga proprio in vista del bando.
La graduatoria venne stilata il 14 novembre 2018, ma per la firma della convenzione occorreva un certificato di agibilità che doveva produrre il Trapani. La procedura è stata sbloccata dall’ultima proprietà, quella di Gianluca Pellino, che ha effettuato lavori ma che non ha mai firmato la nuova convenzione. In tutto questo periodo, in base alla proroga, il Trapani Calcio ha usufruito dell’impianto senza riconoscere al Comune quanto previsto dal bando.
La situazione diventa complessa: il bando prevedeva come, in caso d’inadempimento o esclusione dell’assegnatario, si doveva procedere con lo scorrimento della graduatoria, come indicato anche dal codice degli appalti. Ma dal 2 dicembre al Comune l’iter appare fermo e, così, l’impianto rimane assegnato in regime di prorogatio al Trapani, che nel frattempo è fallito, con tutti i rischi legati alla vandalizzazione.
La cosa assurda, però, – sottolinea il Giornale di Sicilia – è che l’impianto non è inattivo come sulla carta dovrebbe essere: non è difficile imbattersi, di pomeriggio, in società che utilizzano il Sorrentino, disputando gli allenamenti o partitelle. Come è possibile tutto ciò?
Riguardo il Sorrentino anche il consigliere comunale Rocco Greco è intervenuto in Consiglio. «Questo è un problema che deve essere risolto – afferma – e ritengo che siano tre le strade che l’amministrazione possa seguire: assegnare l’impianto a una società che individua autonomamente; scorrere la graduatoria e, quindi, far firmare la convenzione all’Accademia Sport Trapani; emanare un nuovo bando». Procedura che, però, allungherebbe a dismisura i tempi per la nuova assegnazione.