Con Decreto Assessoriale del 30 dicembre appena trascorso, relativo al Piano dell’Offerta Formativa per la Regione Siciliana, viene assegnato all’Istituto “I. e V. Florio” di Erice, un nuovo indirizzo di studio, il primo Liceo della Comunicazione e della Cultura Enogastronomica, che lo rende percorso formativo d’eccellenza.
Una scuola innovativa in grado di valorizzare e formare nuovi “professionisti del gusto” capaci di diffondere la cultura enogastronomica siciliana nel mondo, divenendone ambasciatori.
L’istituzione di un Liceo della comunicazione e della cultura enogastronomica rappresenta un’assoluta novità nel panorama dell’offerta formativa del territorio trapanese, e siciliano in generale. Il Liceo CCEG (comunicazione e della cultura enogastronomica), infatti, apre le strade al mondo del giornalismo enogastronomico, del Food and Beverage Management e della promozione turistica del territorio. Diverse le figure professionali oggi richieste nel mercato del lavoro: giornalista e critico enogastronomico, Food and Beverage Manager, Food Blogger, Food Influencer, Hospitality Manager, Banquets and Events Manager, promotore culturale e turistico.
Il percorso di studi ha l’obiettivo di fondere le competenze disciplinari proprie del Liceo delle Scienze Umane (opzione Economico-Sociale) con le competenze del settore turistico potenziando tutti i linguaggi comunicativi dalla scrittura, alla fotografia, all’arte, al cinema, alla grafica pubblicitaria che ruotano intorno al gusto. Verranno inoltre potenziati i percorsi laboratoriali (laboratori di tipo sensoriale, laboratori di scrittura, cinema, teatro, arte), incontri con chef, critici gastronomici, giornalisti, sommelier, semiologi es esperti del marketing turistico.
Al termine del quinquennio gli allievi potranno proseguire gli studi post-diploma e accedere a Corsi di Laurea specifici (Scienze gastronomiche, Scienze enologiche, Scienze e tecnologie della ristorazione, Scienze culture e politiche della gastronomia, Scienze economiche e sociali della gastronomia, Scienze dell’alimentazione e della nutrizione umana, Scienze turistiche, Economia e management del turismo, Scienze della comunicazione, Sociologia, Giornalismo e cultura editoriale, ecc.) e Scuole di alta specializzazione/formazione (ALMA – Scuola Internazionale di Cucina Italiana, Swiss Hotel Management School, ecc.).
L’esperienza pregressa dell’I.P.S.E.O.A. “I. e V. Florio”, presente nel territorio ericino da decenni e da alcuni anni anche nel centro storico di Erice, permette di sfruttare competenze tecniche e organizzative già ampiamente sperimentate, ma anche di servirsi di risorse, strumenti e attrezzature di cui la scuola è già in possesso (laboratori di cucina e pasticceria, laboratori di accoglienza turistica, laboratorio di sommelier e degustazione vini ecc.). Il Florio vanta importanti collaborazioni con Scuole di alta formazione, quali l’Università di Palermo, Granada, Sofia, l’ALMA, e con Licei professionali esteri, con cui condivide proficue esperienze di scambi tra studenti e docenti grazie alla partecipazione a progetti europei ( quali a titolo di esempio l’attività di Job shadowing presso il Lycée professionnel “Paul Valéry” di Menton, in Francia, e l’esperienza School to school in Belgio).
Diversi sono i progetti ERASMUS+ e FSE-PON attivati dalla scuola di cui la stessa è capofila o partner. Il progetto Erasmus+ “CUCOTA” – nato dalla collaborazione tra diversi paesi e diversi gradi di istruzione (Università di Palermo, New Bulgarian University, Kauno Technologijos Universitetas, Sofia Secondary School of bread making and confectionery, Kaunas Food Industry and Trade Training Centre e IPSEOA “I. e V. Florio” Erice, in qualità di capofila) – ha consentito di approfondire il legame tra studi semiotici ed enogastronomia e la produzione di un “Manuale di cultura e comunicazione del gusto”, un “Glossario di Cultura e comunicazione del gusto” e un sito interattivo cross mediale. Un altro progetto promosso dal ‘Florio’ è “Narrati gastronomici”: il cibo, che si nutre della narrazione popolare e della narrazione storico-artistica di un territorio, è un importante elemento d’identità civile e culturale, e la realizzazione di percorsi enogastronomici-culturali-esperienziali in forma laboratoriale ha permesso agli studenti di conoscere le abitudini e gli stili alimentari del territorio e di promuovere i prodotti Made in Sicily.
L’istituto ha avviato anche diversi corsi di formazione (Corso di sommelier di primo, secondo e terzo livello; Corso di formazione con l’Alma, la scuola internazionale di cucina italiana fondata da Gualtiero Marchesi etc.) e promuove con cadenza periodica incontri con professionisti del settore (incontri con chef stellati e con specialisti di salute alimentare in collaborazione con la quarta Università di Roma, istituto di medicina sportiva e con il prof. Franco Berrino, epidemiologo e già direttore dell’Istituto oncologico di Milano). Punto di forza della scuola sono anche le iniziative di promozione della lettura attraverso gli incontri con autori e giornalisti, filosofi e sociologi, strutturati come momenti di socializzazione in grado di sviluppare negli studenti capacità critiche e competenze comunicative.
“Erice, città d’arte e di storia nota a livello mondiale, selezionata tra i borghi più belli d’Italia – dice la Dirigente Scolastica, Pina Mandina – ospita il prestigioso Centro di cultura scientifica “Ettore Majorana”, un polo museale e una biblioteca, un teatro recentemente ristrutturato e restituito alla comunità cittadina, un Osservatorio permanente di Pace e Faro del Mediterraneo, ma è anche un luogo dalla forte tradizione gastronomica e artigianale, conosciuto nel mondo per la tradizionale pasticceria conventuale, per le sue ceramiche e per le trame dei suoi tappeti. Il Liceo nasce, dunque, quale “scuola territorio”: una scuola aperta e dinamica capace di interpretare e qualificare l’offerta turistica già importante del borgo antico. Scegliere di inserire un Liceo del “gusto” in tale realtà è motivo di prestigio per l’Istituto scolastico, e per i suoi studenti rappresenta un’opportunità di crescita per le prospettive future e professionali. La presenza stabile di studenti, garantita dall’attivazione di un convitto, concorrerà al ripopolamento del centro storico. La conversione dell’ex Convento di San Carlo a convitto nazionale e la sua concessione all’Istituto Florio, infatti, rappresenta un ulteriore punto di forza del progetto formativo. Il convitto consente l’accoglienza di studentesse e studenti di varia provenienza geografica, sociale ed economica, offrendo loro la possibilità di vivere nelle strutture residenziali, e una valida opportunità per gli alunni residenti nelle isole (Pantelleria, Isole Egadi, Lampedusa). Due obiettivi importantissimi per noi – conclude la Dirigente Mandina – l’apertura del Convitto presso l’ex convento San Carlo e il nuovo indirizzo che sono frutto del lavoro di sperimentazione e ricerca continua condotta dal gruppo di lavoro del ‘Florio’ e della interlocuzione proficua con l’Amministrazione Comunale di Erice, che ringrazio per la lungimiranza e per aver creduto nelle potenzialità dell’Istituto”.