“Restate a casa”, a dirlo ai suoi concittadini è il sindaco di Valderice Francesco Stabile a fronte dell’aumento dei positivi al coronavirus accertati in paese che oggi sono arrivati a 74. Il primo cittadino si dice “fortemente preoccupato” perché “il focolaio non è riconducibile soltanto a quello verificatosi nell’ultima settimana, tra le frazioni di Chiesanuova e Crocci, ma sono scoppiati focolai anche in altre zone del territorio”.
“Siamo in stretto e continuo contatto con il Dipartimento di prevenzione dell’Asp – prosegue Stabile – e non nascondo la preoccupazione che nei prossimi giorni il numero possa continuare a salire. Il malaugurato ma probabile dilagare dei contagi dopo le festività, potrebbe portare ad assumere decisioni molto restrittive per tutti noi”.
Il crescere dei positivi, in pratica, potrebbe condurre a scelte drastiche come quella, da parte del governo regionale, di dichiarare Valderice “zona rossa”. Il sindaco sottolinea come sia “necessario adottare tutte le misure restrittive impartite dai dpcm”. “Comprendo che non è affatto semplice – conclude Stabile – ma bisogna capire che al momento non abbiamo altre soluzioni che quella di osservare le regole di prevenzione. Sacrifichiamoci ancora, non assumiamo comportamenti superficiali”.
Intanto, dalle 14 di domani, c’è già un comune siciliano che diventa “zona rossa” fino al 13 gennaio: si tratta di Capizzi, in provincia di Messina. Lo prevede un’ordinanza del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, emanata d’intesa con l’assessore alla Salute Ruggero Razza, vista la relazione dell’Asp e sentito il sindaco.