Cosenza -Trapani 2-2
Alla vigilia della gara consideravo più che accettabile anche un punto in quel di Cosenza.
A gara finita, è stato forte il rammarico, e ci risiamo, per ciò che poteva essere ed invece non è stato.
Avanti di due reti, ci siamo fatti raggiungere al 95’ sul 2-2 da un avversario, che però ha fatto la voce grossa solo dopo l’espulsione per somma di ammonizioni di Pagliarulo, che ci ha lasciato in inferiorità numerica per quasi tutta la ripresa.
Non so se, in 11 contro 11, i padroni di casa ci avrebbero raggiunto, visto che controllavamo agevolmente i loro attacchi e, quando non ci arrivavano i nostri difensori, ci pensava super Carnesecchi a salvare il risultato, rigore parato ( al 24’ ) compreso.
Devo però rilevare che i loro due goal sono frutto di altrettanti nostri errori.
Il primo al 40’, quando subiamo rete in contropiede, benché fossimo già in vantaggio per 2-0, facendo sì che il Cosenza riaprisse la gara.
Siamo in tre contro due, eppure Baez riesce ad anticipare Pirrello sul traversone fin troppo comodo di Casasola.
Il secondo al 95’, quando subiamo il goal del definitivo 2-2:
Buongiorno esce sulla tre quarti per andare a colpire di testa lo spiovente calciato dal portiere rossoblu ma sbuccia il pallone, tagliando fuori Scognamillo.
Pirrello segue l’azione, dovrebbe coprire il compagno che salta di testa, visto che gli sta alle spalle ma ha un’indecisione e fa tardivamente la diagonale su Asencio .
Ben David sta a guardare e Asencio si infila fra lui e Pirrello e tira; pur steccando la conclusione, fa passare il pallone sotto le gambe di Carnesecchi in uscita disperata ed il pari beffa è bello e che confezionato.
Pur tuttavia, non mi sento di condannare la squadra, che, almeno fino a quando è rimasta in parità numerica, ha disputato una ottima gara sul piano dell’approccio agonistico e dell’applicazione tattica :
abbiamo giocato ben sapendo cosa fare in campo, applicando le consegne di Castori con lucidità e determinazione.
Poi però siamo anche stati un po’ sfortunati : due errori, puniti con altrettanti goal.
E se a ciò assommiamo il fatto che all’espulsione di Pagliarulo non ha fatto seguito quella di Casasola prima e di Asencio dopo, visto che i falli erano identici a quello commesso dal nostro capitano, anzi intenzionale quello di Casasola su Grillo, ci accorgiamo che più di qualcosa da recriminare ce l’avremmo.
Il pari al San Vito di Cosenza, dunque, non è, a mio avviso, esclusivo frutto dei nostri errori, ma anche di altre componenti, che lunedì sera hanno influito oltre i nostri demeriti.
Fatto sta che il punto così ottenuto non ci permette, al momento, di scavalcare in classifica proprio i silani, che continuano a precederci di due lunghezze (31 contro 29, al netto del ricorso annunciato dalla società granata per la restituzione del punto di penalizzazione).
Ci consente però di avere, al momento, la zona play out a 5 punti di distacco (sarebbero 4 punti dall’Ascoli, ma essendo pari gli scontri diretti e, dovendosi guardare quindi alla differenza reti generale, i marchigiani sono attualmente in vantaggio : -9 contro il nostro -18).
Ma anche di avere la salvezza diretta a 6 punti (ossia, 1 punto in più degli attuali 34 della Cremonese, con cui abbiamo gli scontri diretti a sfavore).
Non è finita quindi, considerato che ci sono ancora ben 21 punti in palio.
Il pari di lunedì sera va visto assieme alla gara casalinga in programma venerdì 3 luglio (ore 21,00) con il Livorno .
In caso di ritorno al successo contro i labronici, anche in considerazione delle altre partite in calendario quella sera (Cosenza – Ascoli, Cremonese- Pescara, Salernitana -Juve Stabia e Venezia-Empoli), la classifica potrebbe diventare nettamente migliore per noi.
A patto di giocare con la stessa qualità ed intensità delle ultime tre giornate, pronti a schivare i presumibili colpi di coda di una squadra ormai quasi rassegnata alla retrocessione ma che, appunto per questo, potrebbe scendere al Provinciale con la serenità di chi non ha più nulla da chiedere a questo campionato.
Staremo a vedere ma è evidente che siamo ancora in ballo, affermazione, questa, che faccio, senza farmi troppo condizionare dal risultato di lunedì sera.
Ed allora, balliamo! Fino alla fine!
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