Trapani – Frosinone 0-0.
Non essere riusciti a battere i ciociari ha lasciato l’amaro in bocca a tutti quanti.
Il pareggio serve a poco e non ci fa recuperare in classifica.
Ci abbiamo tentato, per come potevamo, ma con poca efficacia. Ieri è andata così.
Battere i frusinati era difficile, lo si sapeva ma non era impossibile. E l’andamento della gara lo ha confermato.
In un paio di circostanze abbiamo avuto i palloni buoni per segnare.
Ma nel primo tempo Pettinari ha concluso di poco alto.
Nella ripresa non siamo riusciti a finalizzare un contropiede che ci poteva davvero portare al goal.
Se Biabiany non avesse cincischiato in quel contropiede tre contro due nei minuti finali, ma avesse subito passato il pallone al compagno che lo accompagnava centralmente, probabilmente adesso celebreremmo una vittoria preziosissima sullo squadrone laziale. Già, perché in una gara come quella di ieri, chi avesse segnato per primo, avrebbe vinto.
Non mi sento comunque di rimproverare o criticare alcuno dei nostri calciatori nè l’allenatore per come li ha preparati alla gara.
Hanno fatto ciò che dovevano, mettendoci impegno e sudando la maglia ma di fronte avevano un avversario, che non ha mai permesso loro di tirare in porta.
Il modulo era quello più logico, il 5-3-2.
A dire il vero, a dieci minuti dalla fine siamo passati al 4-4-2, quando Evacuo ha preso il posto di Grillo e giocando con Biabiany e Scaglia larghi sulle fasce, come quarti di centrocampo.
Ma in entrambi i casi non abbiamo mai interpretato il modulo con l’atteggiamento giusto, ossia in modo aggressivo con la difesa cinque, ovvero con la necessaria lucidità, quando negli ultimi 10 minuti della gara più recupero abbiamo provato il forcing finale, con un difensore in meno ed un attaccante in più.
Ciò che mi ha molto sorpreso invece sono state le dichiarazioni in conferenza stampa post gara di Fabrizio Castori, anche se comprendo benissimo lo stato d’animo da cui originano ed in ogni caso vanno rispettate.
Però mi sembra giusto parlarne, perché da esse dissento.
Castori ha detto :
1) “non abbiamo concesso niente al Frosinone”.
Non è vero.
Tre nitide palle goal,invece:
due di Tabanelli ed una di Rohden; sulla prima di Tabanelli, a fine primo tempo, Carnesecchi ha alzato in angolo, su quella di Rohden, nella ripresa, il nostro portiere ha salvato il risultato.
2) “Carnesecchi ha fatto una o due parate così come Bardi; non é stato determinante”.
Non è vero neanche questo;
Riepiloghiamo le nostre occasioni:
nel primo tempo su due nostri tiri cross la palla, deviata da un avversario, si è persa di poco a lato, senza che nessuno intervenisse, tantomeno Bardi.
Sul tiro di Pettinari, il pallone è finito di poco alto sulla traversa .
Dunque Bardi non ha fatto alcuna parata determinante o salva risultato. Non è stato chiamato in causa. Siamo stati noi a non centrare lo specchio della porta.
Il Frosinone invece lo specchio della porta l’ha centrato due volte.
Tant’è che Carnesecchi per due volte è dovuto intervenire ed in almeno una di queste, se non in entrambe, è stato decisivo.
Capisco che ognuno abbia il suo modo di vedere le cose, ma obiettivamente, e lo dico senza polemica alcuna, il racconto della gara fattoci da Castori, a mio avviso, non è del tutto rispondente agli effettivi episodi di cronaca.
Mi pare invece che possa dirsi a giusta ragione che al Frosinone più di qualcosa noi abbiamo concesso, ma non mi pare ci sia niente di male ad ammetterlo, visto che sono più forti di noi. Ci può stare.
Sono andati più vicini loro al goal di noi, ma questo non significa che noi non avremmo meritato di vincere.
Si è trattato di una gara equilibrata, che quindi poteva essere decisa solo da un episodio.
Il nostro unico torto, e qui condivido ciò che dice Castori, è non avere fatto goal, non avere tirato nello specchio della porta.
Mi dispiace infine avere appreso, sempre dalle parole di Castori, che le domande dei colleghi giornalisti gli avevano “fatto girare i cabbasisi“.
Anche in questo caso, comprendo il nervosismo ed anche la situazione molto strana in cui il nostro Mister si è trovato a rispondere :
con l’addetto stampa che gli leggeva le domande dei colleghi giratele via Wathsapp.
Ma nell’occasione i giornalisti non hanno mancato di rispetto a nessuno. Non hanno offeso nessuno.
Hanno solo fatto il loro lavoro, che è appunto quello di porre delle domande.
Una domanda può piacere o non piacere ma va accettata. Anche se ti fa girare i cosiddetti.
Forse il buon Castori avrebbe potuto trattenersi a fine conferenza stampa.
Gli è scappata invece. E non è stato un bel sentire.
Spero che fin da sabato prossimo, magari con una situazione ben più felice e rilassante, il nostro Mister ritrovi la sua consueta serenità con cui interloquisce con noi giornalisti.
Anche perché ci si salva tutti assieme, nessuno escluso e ci si crede tutti assieme fino alla fine, fino a quando, come dice Castori, sarà la matematica a dare il proprio ineluttabile verdetto.
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