Stanchezza, capogiri, fiato corto?
Quasi sempre si dà la colpa al caldo, talvolta persino alla spiaggia. Quante volte, abbiamo sentito l’espressione «il mare stanca». In realtà, non è sempre detto che si tratti di un malessere naturale o passeggero. Stiamo parlando della “Stanchezza cronica che alcuni riferiscono soprattutto d’estate”.
Molte persone si sentono affaticate e svogliate e si rassegnano in attesa che le energie tornino, così come se ne sono andate. Ma non è sempre colpa del cambio delle temperature. A volte, la stanchezza ingiustificata può essere un campanello d’allarme dell’anemia, frequente tra le donne e tra gli uomini è un segno da non sottovalutare.
L’anemia è un problema che può riguardare un po’ tutti, sia i giovani, sia le persone di una certa età ne possono essere affette. Che cos’è l’anemia? Come dice la parola di etimologia greca vuol dire “senza sangue” perché vuol dire che i nostri globuli rossi sono pochi ed insufficienti ad ossigenare il sangue. Quindi o abbiamo un numero inferiore di globuli rossi o abbiamo un contenuto basso di emoglobina al suo interno.
Ricordate amici miei che l’emoglobina è la responsabile dell’apporto di ossigeno a tutte le cellule dell’organismo tramite il circolo ematico e se è diminuita quindi noi non riusciamo ad avere “l’optimum” per avere la giusta ossigenazione ed il giusto nutrimento alle cellule di tutto il corpo. Per capirci l’emoglobina per il nostro corpo è importante come il carburante per le macchine.
Se il combustibile utilizzato per l’alimentazione del motore non è buono la macchina rallenta da qui la stanchezza cronica. Se manca del tutto, la macchina si ferma, dando luogo a sintomi da allettamento! Attenzione quindi perché le conseguenze in corso di anemia possono essere anche molto serie!
Importante è parlare dei sintomi perché molti accusano stanchezza, capogiri, fiato corto ma non pensano che siano sintomi legati all’anemia. Quindi noi medici ci dobbiamo allertare quando il paziente viene a raccontarci che ha una sensazione di stanchezza cronica, salendo le scale, gli manca quasi l’aria, riferisce cefalee croniche, si presenta con un pallore della cute e delle mucose.
È necessario, in presenza di sintomi, eseguire un esame obiettivo accurato. I segni dell’anemia possono essere aspecifici; tuttavia, nell’anemia grave è frequente il pallore. Alla visita si va a vedere la palpebra inferiore, si tira giù la palpebra, e si vede la congiuntiva che in corso di anemia non è abbastanza diciamo rosa ma tende sul pallido o addirittura sul giallo.
Poi non parliamo delle donne che mi dicono “Dottore io perdo i capelli”. Anche la perdita dei capelli o l’indebolimento del capello che cambia proprio la sua struttura, o la perdita delle unghie, addirittura le unghie si trasformano invece di essere nella loro forma naturale si appiattiscono o addirittura diventano concave quindi lì c’è una patologia da tempo per cui l’anemia è conclamata. Ovviamente dovremmo andare a fare delle analisi per avere questa certezza un emocromo ed una sideremia.
Perché la sideremia? Perché spesso l’anemia è cosiddetta iposideremica cioè mi manca il ferro. Allora perché io perdo il ferro? Nelle donne giovani e mestruate ovviamente le mestruazioni abbondanti possono causare anemia.
Attenzione all’anziano anemico, perché l’anziano potrebbe avere una patologia del colon o nella migliore delle ipotesi dei polipi che causano un sanguinamento di cui l’anziano non si rende conto o potrebbe avere delle cistiti emorragiche perché spesso nell’anziano con una prostata ingrossata c’è una perdita di sangue, l’anziano spesso è anemico perché mangia male o mangia poco, quindi non mangia in maniera adeguata le proteine.
L’anemia da carenza di vitamina B12 o di folati si verifica quando si genera la mancanza di una o di entrambe di queste vitamine come nell’anemia perniciosa, nelle malattie autoimmuni che colpiscono lo stomaco ecc.
A proposito di alimentazione. Che tipo di alimentazione bisognerebbe seguire per chi soffre di anemia sideropenica o da carenza di folati o da carenza di vitamina B12 che aiutano a creare i globuli rossi?
Chi è vegano o vegetariano corre più rischi di diventare anemico?
Poiché le proteine Nobili noi le assumiamo essenzialmente da carne e pesce teoricamente i vegetariani o vegani potrebbero essere più suscettibili a sviluppare anemia, però questo fortunatamente avviene raramente se il vegetariano o vegano introduce con la dieta una buona quantità di legumi o verdure a foglia scura come gli spinaci i carciofi e la verza scura.
Tutto quello che è scuro è ricco di ferro perché basta andare a vedere quando noi bolliamo queste verdure nell’acqua, l’acqua di cottura appare scura e se la volessi assaggiare saprebbe di ferro, tanto per dire si può conservare per metterla alle piante. Basta un emocromo ed una sideremia per capire come si sta.
Quali sono le conseguenze dell’anemia soprattutto nell’anziano? La giovane donna anemica si può anche rimettere in sesto e per l’anziano invece il rischio è grosso!
Perché addirittura potrà sviluppare delle problematiche a livello cardiaco perché se non c’è una giusta ossigenazione può scaturire una cardiopatia e poi il deperimento. La fiacchezza, la mancanza di fiato, portano l’anziano a non uscire più ad allettarsi e quindi per una cosa banale che può essere facilmente recuperata l’anziano rischia di andare incontro ad una fine lenta.
A proposito di alimentazione ribadiamo che i fagioli secchi e le verdure a foglia verde scura rappresentano delle fonti di ferro particolarmente ricche, e possono essere alternate alla carne, considerando il contenuto di ferro in rapporto alle calorie. L’assorbimento del ferro viene poi esaltato se assunto in associazione ai cibi contenenti Vitamina C.
Gli alimenti ricchi di vitamina C sono oltre agli agrumi: limone ed arance, che sono i più conosciuti, anche alcuni frutti freschi quelli aciduli come ananas, kiwi, fragole, ciliegie ecc.… ed alcune verdure fresche lattuga, radicchio, spinaci, broccoletti ed alcuni ortaggi freschi cavoli, cavolfiori, pomodori, peperoni, tuberi, patate soprattutto se novelle.
L’anemia da malattia renale, che noi Nefrologi trattiamo quotidianamente, è invece un’anemia iporigenerativa che dipende principalmente da un’insufficiente produzione di eritropoietina oppure da una diminuita risposta ad essa; l’anemia per gli addetti ai lavori (medici) tende ad essere definita normocitica e normocromica. Il Trattamento della anemia si basa sulla prescrizione dell’eritropoietina da parte del nefrologo e su supplementi di ferro.
Riassumiamo: anemia, la prima cura per le forme lievi è l’alimentazione. Ne esistono però forme più o meno gravi ed I sintomi più evidenti sono il pallore della cute e la stanchezza. L’anemia, in tutte le sue forme, è caratterizzata dalla diminuzione del numero di globuli rossi e/o del contenuto in emoglobina nel sangue.
I sintomi principali dell’anemia sono stanchezza, affaticamento dopo l’esercizio fisico, un leggero affanno nel respiro, qualche palpitazione, irritabilità e nervosismo, nelle forme lievi possono essere facilmente confusi con altre malattie.
Si ha percezione della gravità dell’anemia quando queste manifestazioni (accompagnate anche da episodi di ipersensibilità al freddo, cefalea, vertigini, ronzii, sonnolenza) vengono avvertite in condizioni di riposo: in questa fase si parla di ritardo diagnostico!
Ci sono molte condizioni cliniche che possono essere riconducibili all’anemia.
Si tratta di norma di patologie croniche quali:
– l’insufficienza renale,
– lo scompenso cardiaco,
– il malassorbimento del primo tratto dell’intestino tenue,
– l’eccessive perdite mestruali,
– l’emorragia cronica.
Quindi se sei affetto da una delle suddette patologie sottoponiti a un controllo dal medico curante e se questo lo riterrà opportuno a una visita nefrologica approfondita presso il tuo nefrologo di fiducia che ti potrà aiutare a migliorare sia il tuo stato di salute ma soprattutto la tua qualità di vita.
Amici miei, ricordate sempre di avere buona cura del vostro corpo, che è l’unico posto in cui dovete vivere! Se avete sintomi riferibili all’anemia fate immediatamente un controllo!
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