In sette giorni a Bergamo ci sono stati circa quattrocento morti per coronavirus. Quasi cinquanta al giorno. Laura Indovina e Pietro Muscarella, una giovane coppia siciliana che vive nella città bergamasca, ci raccontano la loro vita in quarantena. “Da quattro settimane siamo reclusi in casa”, dice Pietro. “Qui il clima è pesante”, spiega Laura. “Delle persone che conosciamo, una su due ha avuto un lutto. All’inizio nessuno aveva ben chiara la gravità della situazione. Venti giorni fa qui la vita era normalissima, si andava a lavoro tranquillamente, c’era qualche caso, è vero, se ne parlava ma si pensava fosse una semplice influenza, nel giro di qualche giorno ci siamo resi conto che non era una semplice influenza”.
In pochi giorni il numero dei morti è drasticamente aumentato e sono ormai talmente tanti che Laura e Pietro hanno ormai perso il conto. Dalla loro casa a Bergamo lanciano un accorato appello ai loro amici al sud e a tutti i S Siciliani…