Sulla porta della sua abitazione hanno scritto: “Qui ci sono ebrei”. Aldo Rolfi, figlio di una deportata, racconta l’episodio di cui è stato vittima lo scorso 23 gennaio. “Questo – dice – non è un fatto isolato. L’antisemitismo non è mai morto, questo episodio ha fatto notizia, probabilmente, per la notorietà di mia madre, ma queste cose succedono da decenni in tutta Europa, in Germania, in Francia, recentemente anche in Polonia e, ovviamente, in Italia”.
Dopo l’episodio ha ricevuto numerosi attestati di stima e di solidarietà ma nel suo paese c’è chi pensa che questa storia sia solo una montatura. Rolfi non si tira indietro e risponde: “A questa gente dico…