ALCAMO. I Comuni devono acquistare le quote di Airgest? No, grazie. Anche Domenico Surdi, sindaco di Alcamo, rifiuta la proposta lanciata dal presidente della Regione Nello Musumeci in occasione della sua visita all’aeroporto di Birgi. Musumeci, infatti, aveva chiesto ai Comuni del territorio di smettere di litigare gli uni con gli altri e di acquistare parte delle quote di Airgest, anche come atto simbolico, in modo tale che possano gestire direttamente lo sviluppo dello scalo trapanese. Anche perché la Regione “ci sarà fino a quando l’aeroporto non decollerà” aveva spiegato Musumeci, sottolineando come l’attuale andazzo, con la Regione che investe a Birgi soldi pubblici provenienti da tutta l’Isola, non potrà continuare a lungo.
“La Regione, in questo modo, vorrebbe sobbarcare ai Comuni ulteriori competenze – sono le prime parole di Domenico Surdi, sindaco di Alcamo -. Ritengo l’acquisto di quote dell’Airgest da parte dei Comuni una strada totalmente impraticabile e lontana dalla realtà”. Per Surdi la Regione sta cercando di scaricare sui Comuni tutto ciò che non riesce a gestire in modo diretto, a cominciare dalla raccolta dei rifiuti con le Srr e per proseguire, in ultimo, con le reti dell’Eas, dopo essere passati con le Ipab, “sulle quali continua a non rispondere, per concludere con le strade provinciali – prosegue Domenico Surdi -. I Liberi Consorzi non hanno più soldi e, così, devono essere i Comuni a farsi carico della manutenzione”.
“Credo proprio che non si abbia contezza delle difficoltà che incontrano i sindaci nella gestione delle città – continua Domenico Surdi -. Siamo a fine anno e le varie amministrazioni sono alle prese con le chiusure dei Bilanci e con le variazioni di Bilancio. Ad Alcamo stiamo riuscendo ad assicurare un po’ di serenità e non ci si può venire a chiedere, così, di assumerci ulteriori oneri finanziari”.
Per Surdi quello che manca è un modello alternativo. Occorre capire come ed in che modo la Regione intenda sviluppare l’aeroporto. “Perché, altrimenti, se ritiene che non sia utile, lo dica apertamente. Noi Comuni non possiamo andare oltre il marketing territoriale – conclude il sindaco di Alcamo -. Il modo migliore di gestione degli aeroporti è che questa sia in capo alla Regione”.
Domenico Surdi, pertanto, dice no all’ingresso dei Comuni nel pacchetto azionario di Airgest, così come avevano fatto nei giorni passati Giacomo Tranchida ed Alberto Di Girolamo, rispettivamente primi cittadini del capoluogo e di Marsala. Tranchida aveva detto no, spiegando come Airgest sia, oggi, un “pozzo di San Patrizio”, anche perché la società di gestione dell’aeroporto è destinata a produrre debiti fino a quando non raggiungerà i 2,2 milioni di passeggeri. Numero che mai Birgi ha superato, fermandosi nel periodo migliore a 1,9 milioni. Mentre Di Girolamo aveva spiegato come “i Comuni la loro parte l’abbiamo già fatta”, impegnando 360 mila euro in favore dell’aeroporto e, soprattutto Marsala in quanto capofila dei finanziamenti erogati dalla Regione.