TRAPANI. Da un lato c’è la voglia ed il diritto di tutelare i diritti acquisiti dei lavoratori, così come prevede la legge. Dall’altro l’impossibilità di farlo perché la legge non lo prevede. E’ la complicata situazione che si trovano a vivere i 92 operatori ecologici della Trapani Servizi che, dal 3 gennaio, transiteranno alla Energetikambiente per l’avvio del nuovo servizio di raccolta dei rifiuti.
LA VERTENZA – I 92 dipendenti della Trapani Servizi oggi lavorano per una società partecipata al 100% dal Comune e sono quasi equiparabili a dipendenti comunali. Con tutte le tutele del caso. Se passassero, sic et simpliciter, alla Energetikambiente, perderebbero i requisiti del “pubblico”, divenendo come tutti gli altri lavoratori del privato.
I SINDACATI – Le sigle sindacali chiedono il distacco. I lavoratori resterebbero dipendenti della Trapani Servizi, raccogliendo poi i rifiuti per conto della Energetikambiente. E per questo è stato proclamato lo stao di agitazione dei lavoratori ed è stata avviata un’assemblea permanente davanti al Comune.
LA MEDIAZIONE DI TRANCHIDA – Il sindaco Giacomo Tranchida, nel corso dell’ultima riunione del CdA della Srr ha avanzato la sua proposta. Avviare da un lato la definizione della pianta organica della Srr e, dall’altro, un dialogo con la Regione per capire se la pianta organica potrà avere valore, considerato che la Srr, per statuto, non può gestire il servizio. “Ho proposto di avviare la procedura per definire la pianta organica della Srr – ha affermato Tranchida -, con questa società che quantomeno possa recepire l’indicazione generale della legge, a tutela dei lavoratori che provengono da una società partecipata, così come lo è la Trapani Servizi. Fermo restando che la Srr aveva già deciso di avere una interlocuzione con la Regione perché la Srr, per statuto, redatto in base a quanto previsto dalle leggi della Regione stessa, non può gestire il servizio. Avviare la pianta organica della Srr da un lato risponde ad una procedura di legge, anche se dall’altro viola lo statuto della Srr – prosegue Tranchida -. Rispetto a questa situazione che si è venuta a creare, è stato deciso di avviare alcuni approfondimenti giuridici e il consiglio di amministratore della Srr è stato aggiornato a mercoledì della prossima settimana – conclude Tranchida -. La mia posizione è quella di avviare l’iter per la definizione della pianta organica della Srr, in attesa che la Regione chiarisca se questo possa avvenire o meno in base alle norme vigenti al momento”.