Mentre proseguono le indagini dei Carabinieri per identificare i responsabili dell’abbandono del neonato trovato ieri in un terreno a Paceco, il piccolo resta affidato alle cure del personale del reparto di Neonatologia dell’ospedale “Sant’Antonio Abate” di Trapani diretto dalla dottoressa Simona La Placa.
Il bambino, del peso di circa 3 chilogrammi e lungo 50 centimetri – quindi quasi sicuramente nato al termine della gravidanza – sta bene e non presenta particolari problematiche di salute. Al momento del ritrovamento era nudo e aveva il cordone ombelicale già reciso e, hanno poi constatato i medici, in parte mummificato, segno di un’esposizione di qualche ora all’aria aperta.
Dopo le prime cure di ieri sera per idratarlo, ha incominciato ad alimentarsi con il latte e presenta un normale stimolo di suzione. Un indice che, insieme agli altri riscontri i cui i risultati sono in parte già all’attenzione dei medici del reparto, delle sue buone condizioni di salute. Francesco Alberto, così è stato chiamato in onore di San Francesco, la cui festività ricorreva ieri, e del primo carabiniere che lo ha raggiunto, trascorrerà ancora del tempo in ospedale per consentire ai medici di seguirne la crescita per poi – salvo ripensamenti da parte di qualche familiare che dovesse farsi avanti – essere avviato in un percorso di adozione.
In questo senso, dall’ospedale viene data notizia del suo ritrovamento alla Procura dei Minori di Palermo che avvierà l’iter per dare una famiglia al piccolo nel più breve tempo possibile.
Quello dell’abbandono di neonati è un fenomeno, purtroppo, facilmente evitabile se solo fosse più diffusa la consapevolezza, da parte delle madri che decidono di non tenere il proprio bambino, della possibilità prevista dalla legge di partorire in sicurezza in ospedale dichiarando, appunto, di non volerlo riconoscere. Una sicurezza che riguarda sia la salute del neonato sia quella della stessa partoriente.