Dopo la conta dei danni, la politica comunale di Trapani prova a vederci chiaro. I consiglieri di opposizione Chiara Cavallino (prima firmataria), Francesca Trapani e Gaspare Gianformaggio hanno presentato una interrogazione indirizzata al sindaco del Comune di Trapani Giacomo Tranchida e agli assessori Ninni Romano e Peppe La Porta.
“Abbiamo imparato – scrivono i consiglieri – , tristemente, a spese dei cittadini, che quella che viene definita come “ordinaria manutenzione” delle caditoie e dei tombini non è sufficiente a scongiurare allagamenti di molte arterie della città, così come l’ incapacità della rete fognaria di smaltire la grande quantità di acqua meteorica presente sulla superficie urbana”.
Il problema, infatti, è strutturale. È legato al sistema fognario, come si è evinto dalla relazione di fine mandato del commissario straordinario Messineo che affermava che “La prima e più importante criticità alla quale occorrerà prioritariamente provvedere è il grave stato di dissesto strutturale delle reti idrica e fognaria e del depuratore”.
I consiglieri richiedono all’Amministrazione “Se prima dell’emergenza è stata correttamente eseguita la manutenzione delle condotte di scarico e delle caditoie in tutto il territorio Comunale, indicando il numero totale delle caditoie presenti in città e l’effettivo numero dei relativi interventi di pulizia. Si richiede, altresì, copia delle relative perizie redatte per la disostruzione dei tombini, delle caditoie e degli spechi fognari, oltre le copie dei verbali delle aggiudicazioni alle imprese e le copie dei verbali di consegna ed inizio dei lavori”.
Inoltre i consiglieri chiedono “Se risulta vera e reale l’ipotesi di crolli delle condotte fognarie” e “Se gli uffici preposti hanno già redatto un risolutivo Piano di Intervento”. Inoltre “Come si intende riorganizzare l’ufficio di Protezione Civile, con quale personale esecutivo e con quale Dirigente opportunamente all’uopo formato”.