Dieci interventi urgenti da oltre 12 milioni di euro su altrettanti corsi d’acqua finalizzati alla riduzione del rischio idrogeologico. Sono quelli finanziati dal governo Musumeci nel corso dell’ultima seduta di giunta. I torrenti oggetto delle opere di manutenzione sono stati individuati dagli uffici dell’Autorità di bacino della Regione Siciliana, istituiti quattro anni fa. Si tratta di interventi inseriti nel “Piano di azione e coesione 2014/2020”.
Tra i primi cantieri, sui quali l’Autorità di bacino avvierà, nel più breve tempo possibile, le necessarie procedure per l’esecuzione delle progettazioni esecutive, ci sono quelli per vari corsi d’acqua (per uno stanziamento complessivo di 678 mila euro) nel territorio di Erice e poi il canale Mollarella e due affluenti (463 mila euro), nell’Agrigentino; il fiume Dittaino e il torrente Calderari Valguarnera (3,2 milioni), nell’Ennese; i torrenti Montagnareale (929 mila euro), Idria (279 mila euro) e Rosmarino (232 mila euro) nel Messinese; il “Risicone” (744 mila euro), nel Siracusano; il “Saracena” (892 mila euro), nel Catanese; il “Cava Sulla” e “Cava Scardina” (804 mila euro) a Ispica, nel Ragusano, il fiume Torto e il torrente Barratina (3,7 milioni di euro) nel Palermitano.
«Grazie ai nuovi interventi sui corsi d’acqua – commenta il presidente della Regione, Nello Musumeci – è sempre stata una priorità per questo governo. oltre ai cento già effettuati negli ultimi anni, sarà possibile ridurre ulteriormente i rischi dovuti al dissesto idrogeologico: rischi che troppo spesso, in passato, si sono trasformati in realtà con effetti devastanti sulle comunità locali, come in questi giorni ci hanno ricordato anche gli eventi drammatici nelle Marche».
La giunta, oltre a dare il via libera a questo primo elenco di cantieri per i quali verrà immediatamente avviata l’attività di progettazione, ha approvato anche un ulteriore elenco di 14 opere urgenti su altrettanti corsi d’acqua nell’Isola per 14,3 milioni di euro.
«Con questi interventi – afferma il segretario generale dell’Autorità di bacino, Leonardo Santoro – si persegue lo scopo di attuare il cosiddetto “green deal europeo”, che prevede l’adattamento ai cambiamenti climatici, considerato che la Regione Siciliana si è dotata del Piano per la lotta alla siccità e Strategia di azione per la lotta alla desertificazione. L’obiettivo è quello di effettuare un’efficace azione di contrasto all’attuale situazione di fragilità del territorio regionale nei confronti dei cambiamenti climatici quali il rischio idrogeologico, gli incendi, il calore, la siccità. Le risorse che adesso impegniamo saranno destinate al completamento e alla realizzazione di opere di difesa idraulica e di difesa del suolo previste nei piani regionali di settore e a interventi strutturali e non strutturali per ridurre i rischi antropici».