Il Tribunale Civile di Trapani, nella persona del Giudice Giovanna Orlando, ha accertato negativamente il credito di oltre € 16.000 tra eccedenze e canoni, vantato da EAS, l’Ente Acquedotti Siciliano (oggi in Liquidazione coatta amministrativa), somme riferenti gli anni 2008 – 2017 di cui il gestore idrico ne chiedeva il pagamento alle famiglie di un condominio di Erice.
Tramite l’avvocato Vincenzo Maltese, che vanta esperienza in questo tipo di contenziosi sul sistema idrico, e dirigente regionale dell’Associazione di consumatori CODICI, il condominio decideva di contestare il credito vantato da EAS.
“Il giudice ha confermato l’orientamento giurisprudenziale e cioè che chi chiede il pagamento di una fattura a tariffa, deve comprovare l’esattezza delle misurazioni non potendosi basare su calcoli presuntivi e matematici – spiega l’avvocato Vincenzo Maltese -. Si tratta di una boccata di ossigeno per diverse famiglie ericine che stanno subendo gli effetti del caro bollette di luce e gas, un problema che il Governo nazionale, non appena formato, dovrà immediatamente affrontare a fronte di un incremento del 63% del prezzo dell’energia registrato negli ultimi mesi di quest’anno”.
Sul fronte del Comune di Trapani invece, il 15 novembre ci sarà la prima udienza dinanzi al Giudice di Pace di Trapani, che sarà chiamato a pronunziarsi su una fattura idrica di oltre 3000€. Si tratta di una fattura risalente al 2019 per la quale Maltese ha sollevato sia una questione di prescrizione biennale della stessa, essendo stata notificata oltre il termine di due anni, sia motivi di trasparenza in fattura, non riportando le stesse le date esatte dei passaggi presso le utenze per la rilevazione dei mc dei contatori: “un modus operandi che non ritengo adeguato se rapportato al sistema di calcolo. Vedremo adesso di far luce anche su questi sistemi di fatturazione” ha concluso Maltese.