La bellezza delle identità in tutte le sue forme artistiche, culturali e musicali è il tema della seconda edizione di “Madre Mediterraneo – Il Festival delle Identità” che si terrà da giovedì 15 a domenica 18 settembre, al Chiostro di San Domenico, a Trapani.
Saranno quattro giorni di incontri e spettacoli. Storie, suggestioni e visioni, sono le tre sezioni del Festival che si propone come momento di condivisione e di sintesi di culture e mondi differenti, uno spazio di riflessione e di pensiero.
Il Festival è organizzato dal Comune di Trapani e dall’Ente Luglio Musicale Trapanese, con la direzione artistica di Mariza D’Anna e il coordinamento di Giacomo Pilati.
“Siamo molto lieti di presentare la seconda edizione di Madre Mediterraneo. L’anno scorso l’evento ha riscosso successo di pubblico e grande attenzione – dichiarano il sindaco del Comune di Trapani Giacomo Tranchida e l’assessore alla Cultura, Rosalia D’Alì – e per questo riproponiamo un Festival ancora più ricco di contenuti e di proposte. L’evento ci consente di prolungare la stagione estiva con un programma culturale di ampio respiro che dà voce e spazio ad artisti internazionali ma anche ai talenti del nostro territorio. Invitiamo la città a partecipare alle manifestazioni che si terranno in questi due week end di settembre che, siamo certi, saranno occasione preziosa per uno scambio di idee su temi importanti”.
“Abbiamo voluto allargare gli orizzonti ed aprirci ancora di più alle diverse culture del Mediterraneo, come arricchimento anche dell’offerta culturale varcando i confini del nostro territorio per rendere “Madre Mediterraneo” un marchio riconosciuto nei circuiti regionali e nazionali. Un’ambizione che sarà un obiettivo anche per gli anni a venire. Madre Mediterraneo nella visione di un “mare che abbraccia i popoli e culla di culture” è un contenitore identificativo di un progetto che contiene molte iniziative. Abbiamo inserito la sezione Mediterraneo di libri, che mi sta molto a cuore per promuovere l’editoria locale e tutto il mondo che ruota attorno alla lettura e al libro”, continua Mariza D’Anna.
Si comincia giovedì 15 settembre, alle ore 18.00 con Demeter – La Dea Madre, performance di danza e musica in prima assoluta, che si presterà ad una intimità sui generis con il pubblico: un’esperienza sensoriale e composita di corpo, parola e suono che incanterà il pubblico, creando un’atmosfera magica e indimenticabile legata al tema della maternità e del rito. La danzatrice e coreografa Silvia Giuffrè, in dolce attesa, si esibirà sulle note delle musiche originali di Giuseppe Rizzo, fluttuando tra gli elementi coreografici, associando l’immagine di una danza armoniosa e simbolica alla figura di Demetra, dea della fertilità. Secondo il più famoso dei due miti Trapani deve la sua nascita a Demetra, che durante il suo peregrinare alla ricerca disperata della perduta figlia Persefone, perse la sua falce in mare. Da lì il nome Drepanon. Concept e coreografia dello spettacolo sono di Silvia Giuffrè. Musiche originali e sonorizzazioni di Giuseppe Rizzo. Alle 21.30 si continuerà con Tracciati musicali dal classico al pop, il concerto dell’Orchestra di fiati del Conservatorio di musica “A. Scontrino” di Trapani.
Venerdì 16 settembre, alle ore 18.00, andrà in scena Alfabeto d’amore, uno spettacolo della cantante, compositrice e musicista Delilah Gutman tra Medioriente ed Europa. Canti dalla tradizione della cultura vedica, ebraica, araba e della musica colta d’occidente, con musiche originali ed elaborazioni musicali di Delilah Gutman. Alle ore 21.30 spazio culturale con la presentazione del libro “Fimmine” dell’attrice Luana Rondinelli, testi teatrali interamente al femminile aventi per protagoniste anime irrequiete e vittime mai arrese al dolore. L’attrice dialogherà con Giacomo Pilati. La giornata si concluderà alle ore 21.45 con “ La voce a te dovuta”, un suggestivo viaggio nella tradizione di origine di molti strumenti musicali, fiati e percussioni provenienti da molte parti del mondo. Il percorso musicale sarà guidato dal polifiatista genovese Edmondo Romano e accompagnato dalla lettura e dal canto dell’attrice Simona Fasano.
Sabato 17 settembre, alle ore 18.00 si parlerà di “Nuovo Umanesimo mediterraneo”. Un excursus tra gli archetipi femminili fino a Maria di Nazareth. Antonio Bica, orientalista della Facoltà degli Studi arabo-islamici dell’Università Orientale di Napoli, dialogherà con Giacomo Pilati. Alle ore 19.30 spazio alla fotografia con “Tanakra”. Il fotografo documentarista Francesco Bellina dialogherà con Mariza D’Anna e racconterà con i suoi reportage storie di migranti che fuggono dalla povertà e restano invisibili al mondo di cui è stato testimone insieme al giornalista Giacomo Zandonini. L’ultimo appuntamento alle ore 21.45, sarà con “Penelope – L’attesa”, una pièce teatrale che apre una riflessione sulla complessità della figura di Penelope, simbolo di una rivoluzione culturale femminile. Su palco ci saranno Maria Pia Pantaleo e Nicoletta Guastella. Regia di Eugenio De Martino.
Il Festival si concluderà domenica 18 settembre, alle ore 18.00, con la presentazione del libro “A piedi nudi”, la storia di Maya, giovane donna moldava, oggi cittadina italiana, che corre nelle principali maratone internazionali contro i pregiudizi e la povertà. Maya Stratuleia dialogherà con Ornella Fulco. Alle ore 19.30, “Identità sonore tra vecchio e nuovo mondo”, concerto a quattro mani del duo pianistico internazionale Paola Biondi e Debora Brunialti che torna a Trapani dopo il successo della passata edizione. Il duo eseguirà musiche di N. Piovani, N. Rota, G. Gerswhin, M. Cornick, S. Fain. Ultimo appuntamento della kermesse, alle ore 21.45, con “Sala per Signore – Fimmina Sicilia – Racconto per filo e per segno”, opera di Giacomo Bonagiuso con la regia di Massimo Pastore, del TAM – Teatro Abusivo di Marsala. Lo spettatore verrà coinvolto nella narrazione scenica delle storie di sette donne siciliane: Rita Atria, Franca Viola, Felicia Impastato, Marianna Coffa, Rosa Balistreri, Goliarda Sapienza e Principessa Sicilia. Le sette donne si incontrano in una metafisica “sala per signore”.
Quest’anno il Festival si arricchisce di “Un Mediterraneo di libri”, una sezione legata ai libri e alla lettura che si terrà dal 23 al 25 settembre, sempre al Chiostro di San Domenico, con il coordinamento di Maurizio Macaluso. Per la prima volta in città sarà aperto uno spazio dedicato all’editoria locale, alle librerie, alle biblioteche, ai libri per bambini con presentazione di opere legate all’identità e al Mediterraneo. Un’occasione di confronto tra le case editrici e gli autori che presenteranno i loro lavori. Ogni giorno, dalle ore 17.00 fino a tarda sera, si svolgerà una sorta di maratona di presentazioni che consentirà di spaziare su tanti argomenti diversi: dal mare, alla mafia, dalla bellezza alla favola, all’archeologia. Previsto un angolo anche per i bambini con letture a loro dedicate, in italiano e in inglese, grazie al progetto Nati per Leggere.