La confusione regna sovrana e la notte bianca non è più la festa che è stata venerdì e sabato. Qualcosa non funziona e i locali del centro storico domenica notte sono rimasti chiusi. Ci sono due note, una dei locali e una del Comune ma leggendole entrambe, la confusione rimane.
I fatti: nella notte tra sabato e domenica alcune band che suonavano davanti ai locali sono state fermate da alcuni agenti della Questura di Trapani prima affermando di una “seconda ordinanza sindacale” che limitasse la musica con orari normali (cosa che ha creato ancora più confusione visto che era possibile andare in deroga), poi costatando che mancavano altri documenti (una perizia fonometrica per i dB). Insomma, nonostante poi alcuni abbiano avuto modo di concludere la loro esibizione, questa situazione ha allarmato i proprietari dei locali notturni che hanno quindi deciso di non aprire per protesta nella notte tra domenica e lunedì.
Hanno tenuto giù le serrande Prosit, Alibi, Blackout, Dorian Gray, Giuditta, Caciara, Happiness, Wine eat, Il muretto, Frida, Beats e Jekyll. Nella sera, intorno alle 22.30, anche la nota che arriva dall’associazione “Trapani Centro”, che racchiude tutti i locali del centro storico di Trapani.
Chiediamo scusa ai nostri affezionati clienti, ai nostri preziosi turisti e ai nostri carissimi concittadini per la nostra improvvisa chiusura determinata da una forza di volontà maggiore contro un’amministrazione comunale che, ancora una volta, non rappresenta né tutela noi commercianti, soprattutto in un’ottica di crescita e prosperità del territorio. Abbiamo trascorso l’ennesima estate a guardare ed invidiare le programmazioni degli altri comuni tra concerti e sagre.
A termine stagione estiva è arrivato il contentino del sindaco che regala alla sua città tre notti bianche consecutive. Era più logico spalmare i tre eventi nel corso dell’intera stagione, no?
Lo si deve necessariamente puntualizzare sia in uno spirito di offerta turistica sia nel preservare la quiete dei residenti del centro storico.
Abbiamo, comunque, accettato di buon grado l’idea, ed investito economicamente per poter affrontare al meglio le tre serate, garantendo servizi di eccellenza. Ma ieri sera abbiamo assistito, attoniti e sgomenti, all’apoteosi dell’incoerenza tranchidiana che tocca deliri di onnipotenza. Così, nel bel mezzo di un sabato sera, codesta Spett.le amministrazione – come per magia- ha trasformato la notte bianca in una normale serata: un’immediata ordinanza ci ha imposto di stoppare la musica alle ore 2.00.
E le band e i dj già pagati per la notte bianca?!
Non si possono cambiare in corsa le regole del gioco, un principio immanente nel diritto positivo e naturale…ed il Sindaco dovrebbe saperlo!
E, così, mentre calava il silenzio nei nostri locali, e per molti di noi anche le saracinesche, alla “Casina delle Palme” l’amministrazione organizzava una discoteca a cielo aperto fino alle ore 4.00 del mattino.
E noi locali “silenziosi”, silenziosamente siamo diventati i bagni pubblici di chi ha ballato fino a notte fonda.
Si, avete capito bene: il comune ha organizzato una discoteca senza nemmeno provvedere ad installare un bagno chimico nei pressi della stessa.
Un gravoso danno, oltre la beffa, che palesa l’incoerenza del Sindaco.
Non sappiamo se in altre città di Italia accadono simili anomalie ma, di certo, restiamo basiti e sconcertati dinanzi a tutto questo sfacciato e sfrontato menefreghismo.
Quanto vale la pena investire in un territorio che non brilla per avere amministratori seri e preparati?
Ci indigniamo all’arroganza del potere e, con eleganza, ci dissociamo nel prendere parte all’ultimo giorno di questa farsa “notte bianca”.
Abbiamo deciso di chiudere per protesta i nostri locali.
Preferiamo perdere soldi ma guadagnare la nostra dignità professionale.
Quella stessa dignità che chi (ci) amministra dovrebbe avere ben insita in morale ed etica.
Ci aspettiamo un cambiamento.
Ed il cambiamento parte da noi, sicché Tranchida ha fatto i conti senza l’oste.
Così, ci scusiamo con tutti voi.
Ed è forse il caso di ribadirlo: “Notte bianca? No, notte in bianco!”
La risposta dell’Amministrazione non si è fatta attendere ed è arrivata intorno la mezzanotte.
Replichiamo, dispiaciuti, ma con serenità alla strumentale e faziosa campagna denigratoria intentata via social da alcuni titolari di locali del centro storico, precisando e ribadendo:
A) Le ordinanze sindacali nn. 109 e 111/2022 hanno dato, e mantenuto, facoltà di deroga (rispetto ai limiti della ordinanza 85/2022, concertata in Prefettura e valevole per tutti i comuni della provincia di Trapani) alla chiusura dei locali fino alle ore 4 del mattino nei giorni del 2 e 3 settembre e fino alle ore 3 per la notte del giorno 4;
B) Le ordinanze sindacali, come è noto, non possono derogare alle immissioni sonore imposte da legge e dunque in generalizzato favore dei singoli locali privati, qualora non organizzatori di specifici eventi su pubblica piazza e dunque appositamente dotati di licenza Pubblico Spettacolo oltre – in caso d’immissione sonora – di perizie fonometriche e verifica di deroga previo parere Asp, appunto per musica su pubblica piazza etc. L’unica deroga possibile, acquisito il parere della Commissione Pubblici Spettacoli, è stata adottata dal comune per i propri eventi programmati, compresi quelli della Casina delle Palme (che ha visto la bellissima partecipazione di grandi e piccini oltre che numerose famiglie), come da apposita perizia fonometrica e parere Asp favorevole.
I proprietari dei locali sanno benissimo quali sono le norme che disciplinano la materia e sono stati anche bonariamente, e da tempo, più volte invitati a tenere “bassi i decibel” in seno alle proprie attività qualora …immessi all’esterno?! Taluni purtroppo hanno reagito ai buoni consigli ben diversamente, cimentandosi in gare concorrenziali con gli altri locali, a chi la “spara” più forte, provocando financo denunce dai cittadini lesi e giustamente i controlli e verifiche delle preposte autorità di Polizia.
Tale odierna serrata, quale strumentale e incomprensibile forma di protesta nei confronti dell’Amministrazione Comunale, verosimilmente fomentata da qualcuno abituato ad agire e farsi i fatti e interessi propri in barba alle leggi, anche quelle del buon senso, non porta che danno agli stessi promotori.
L’Amministrazione Comunale per il tramite del proprio consulente in materia Ing. Pitò e dunque a seguire di concerto con ASP ed i preposti uffici, ha già avviato le procedure preliminari per redigere il piano del rumore / zonizzazione acustica, con l’intento di contemperare gli interessi economici ed imprenditoriali di tutti al pari rispettando il diritto alla salute e riposo delle persone, a maggior ragione in seno al delicato complesso urbanistico come il centro storico. In tale direzione, come di consueto, la partecipazione e le proposte dei portatori d interessi collettivi verranno tenute in debita considerazione, non certamente quella speculativa di qualche soggetto privato che crediamo abbia invece a riflettere sull’opportunità di “cambiare musica” e comportamenti.
L’Amministrazione Comunale comunque non avrà remora a raccogliere proposte e suggerimenti di soggetti seriamente interessati a valorizzare la favorita post pandemica concessione ampia di suolo pubblico con eventi rispettosi delle normative a tutela di tutti.
Resta salva la possibilità costituzionale per tutti di tutelare,anche nelle apposite sedi, i propri interessi così come la propria dignità personale.
Insomma, la notte bianca diventa la notte dei lunghi coltelli con locali e Amministrazione che tirano acqua al proprio mulino. In mezzo resta una città che vorrebbe vivere con meno polemiche e più divertimento.