“La Colombaia deve diventare un incubatore di cultura”. Le idee sono chiare e adesso c’è da muoversi. Ieri pomeriggio, senza annunci né tappeti rossi, la sottosegretaria di Stato per la Cultura Lucia Borgonzoni e dell’assessore regionale ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana Alberto Samonà hanno effettuato un sopralluogo a Trapani.
L’obiettivo unico: rendere Colombaia di Trapani un simbolo di rinascita di un territorio. La riqualificazione del più importante sito medievale del capoluogo è, infatti, stato inserito nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
“Il Pnrr ci impone di correre ma questo è un modo per imporre la realizzazione – afferma Lucia Borgonzoni -, finalmente si potrà realizzare la ristrutturazione della Colombia. Appena c’è stata la possibilità, grazie all’ottimo lavoro dell’assessore regionale Samonà, il progetto è stato inserito. C’era una grande centralità sul polo di Palermo e questo ultimo progetto, entrato praticamente allo scadere del Pnrr, allarga gli orizzonti: un luogo magnifico che sicuramente deve ridonato alla città e dare una centralità culturale anche a Trapani”.
Ascolta l’intervista integrale a Lucia Borgonzoni. Clicca play per ascoltare:
Per la riqualificazione della Torre Peliade o “Castello di mare” sono stati stanziati 27 milioni di euro all’interno della sotto categoria relativamente alla Cultura “Piano strategico grandi attrattori culturali” con cui saranno finanziati in totale 14 interventi in tutta Italia. Tra questi, appunto, il “Progetto integrato di restauro, fruizione e valorizzazione” del castello della Colombaia di Trapani, elaborato dall’Assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana. Le prime costruzioni sull’isolotto trapanese risalgono al 260 a.C., quando Amilcare Barca ne fece uso durante la seconda guerra punica. L’edificio che conosciamo oggi, però, è di origine aragonese, dunque medievale.
“Noi siamo stati cultura ma lo siamo anche ora – aggiunge Borgonzoni – . Dobbiamo saper valorizzare meglio ciò che abbiamo”. Della stessa lunghezza d’onda anche Samonà. “Questo luogo diventerà un grande attrattore culturale – dichiara – : non sarà ristrutturato solo il castello ma tutte le strutture presenti sull’isolotto. La Colombaia diventerà un punto di riferimento di tutta l’offerta culturale siciliana”.
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La Colombaia fu ampliata nel ‘500 per contrastare le frequenti scorribande dei pirati e ulteriori opere di fortificazioni vennero messe in atto fino al XVII secolo. Nell’Ottocento venne destinata a carcere e vide rinchiusi alcuni dei più importanti patrioti del Risorgimento siciliano. Mantenne tale funzione fino al 1965, quando fu abbandonata e cadde in stato di degrado.
In totale, i finanziamenti derivati dal Ministero della Cultura (compreso il Pnrr) sono pari a 72 milioni e 835 mila euro per la sola provincia di Trapani.
Presenti al sopralluogo anche il direttore del parco archeologico di Selinunte Felice Crescente, il coordinatore provinciale della Lega Francesco Cannia e altri simpatizzanti.