L’Italia non è nuova ad attacchi hacker da parte di gruppi specializzati. Tra gli ultimi che possiamo citare c’è l’esempio del gruppo russo Killnet o quello causato ai danni del Comune di Palermo.
La situazione, secondo la presidente di Global Thinking Foundation, Claudia Segre, non è delle migliori. La fondazione ha promosso il progetto culturale “Libere di… VIVERE”, che si terrà a Courmayer da giovedì 1 a sabato 3 settembre 2022 il cui filo conduttore è la cybersecurity.
“L’intelligenza artificiale può aiutare a difendersi meglio dagli attacchi informatici, sempre più frequenti nel nostro Paese ai danni soprattutto di giovanissimi e anziani. Secondo l’ultimo rapporto Censis sulla sicurezza informatica, infatti, al 64,6% di cittadini e imprese è capitato di essere bersaglio di e-mail ingannevoli per estorcere dati sensibili – ha detto la presidente Claudia Segre – . L’European Union Agency for Cybersecurity nel suo ultimo focus mette in guardia sulla minaccia derivante da attacchi ransomware in cui l’Italia è tra i Paesi più a rischio, al quarto posto dietro Stati Uniti, Germania e Francia. Nel corso del 2021 il Cnaipic, Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche della Polizia Postale, ha gestito 5.434 attacchi informatici significativi, in media 15 al giorno, ai danni di servizi informatici di sistemi istituzionali – spiega Segre – infrastrutture critiche informatizzate di interesse nazionale, infrastrutture sensibili di interesse regionale, grandi imprese. Sono 110.524 gli alert di sicurezza riferibili a minacce per sistemi informatici/telematici oggetto di tutela del Centro”.
Secondo gli ultimi dati, l’Italia si posiziona nona al mondo per attacchi hacker ricevuti, che vanno dal furto di dati alle richieste di riscatto, dall’estremismo politico a quello religioso. Al contempo stanno nascendo e crescendo sempre più aziende dedicate alla sicurezza informatica ma gli utenti devono sempre stare molto attenti quando navigano o aprono le email ricevute.