Piero Angela è deceduto oggi all’età di 93 anni. A darne notizia è stato il figlio Alberto con un breve messaggio sui social. Avrebbe compiuto 94 anni a dicembre. Divulgatore scientifico, giornalista e conduttore televisivo, a lui si deve l’avvio della divulgazione scientifica in televisione grazie al programma Destinazione uomo, andato in onda nel 1971. Sarà con Super Quark, in onda dal 1981, che il volto e le parole di Angela diventeranno subito riconoscibili dal pubblico.
La formula del programma era, al tempo, particolarmente innovativa e all’interno della trasmissione si utilizzavano i documentari della BBC e di David Attenborough, i cartoni animati di Bruno Bozzetto per spiegare i concetti più difficili, le interviste con gli esperti esposte nel linguaggio più chiaro possibile compatibilmente con la complessità degli argomenti, le spiegazioni in studio. Tutto era realizzato in modo da trasmettere un messaggio, un concetto, una nozione nella maniera più semplice e intelligibile possibile. L’idea di Angela era che quando un lettore o un telespettatore non capiva qualcosa, la colpa non era sua ma di chi non ha saputo comunicare, dell’autore e considerava la “divulgazione come condizione essenziale per capire e, quindi, per partecipare”.
Angela è stato anche tra i fondatori del CICAP, associazione per il controllo sulle pseudoscienze, e dal 2016 ne era diventato presidente onorario. È stato anche autore di diversi libri come “Nel cosmo alla ricerca della vita”, “La macchina per pensare”, “Oceani”, “Dietro le quinte della Storia. La vita quotidiana attraverso il tempo”, scritto insieme allo storico Alessandro Barbero, e molti altri.
Piero Angela, insieme con Andrea Barbato, fu il conduttore della prima edizione del Telegiornale della RAI e corrispondente di guerra dall’Iraq e dal Vietnam. Ha parlato in diretta dei più grandi avvenimenti degli anni Settanta, si occupo anche del terremoto del Belice del 1968.
Questo il messaggio di addio scritto sul profilo Facebook di Super Quark:
“Cari amici, mi spiace non essere più con voi dopo 70 anni assieme. Ma anche la natura ha i suoi ritmi. Sono stati anni per me molto stimolanti che mi hanno portato a conoscere il mondo e la natura umana.
Soprattutto ho avuto la fortuna di conoscere gente che mi ha aiutato a realizzare quello che ogni uomo vorrebbe scoprire. Grazie alla scienza e a un metodo che permette di affrontare i problemi in modo razionale ma al tempo stesso umano.
Malgrado una lunga malattia sono riuscito a portare a termine tutte le mie trasmissioni e i miei progetti (persino una piccola soddisfazione: un disco di jazz al pianoforte…). Ma anche, sedici puntate dedicate alla scuola sui problemi dell’ambiente e dell’energia.
È stata un’avventura straordinaria, vissuta intensamente e resa possibile grazie alla collaborazione di un grande gruppo di autori, collaboratori, tecnici e scienziati.
A mia volta, ho cercato di raccontare quello che ho imparato.
Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese. Un grande abbraccio. Piero Angela“
Con lui se ne va un pezzo di cultura dell’Italia. Ora Piero Angela potrà esplorare quello che considerava l’ultimo dei misteri.
“La morte – disse – è l’unico mistero che ancora non ho esplorato. Morire è un’avventura nei profondi abissi dell’inconscio e del subconscio, un viaggio verso la più lontana delle supernove e, al contempo, verso il più profondo dei fondali marini. Spero di riuscire a ricavarne del materiale per una nuova trasmissione“.
Buon viaggio papà. pic.twitter.com/Rsu1CXXYV2
— Alberto Angela (@albertoangela) August 13, 2022