La Prefettura di Trapani ha escluso dalla gara per l’affidamento della gestione del CPR di contrada Milo a Trapani la cooperativa sociale Badia Grande che, al termine della procedura, era peraltro risultata al primo posto nella graduatoria allestita dalla commissione giudicatrice.
Il provvedimento è stato adottato – si legge nel documento della Prefettura – in relazione ad una vicenda giudiziaria riguardante il legale rappresentante della cooperativa che è stato rinviato a giudizio su richiesta della Procura della Repubblica di Trapani per fatti riguardanti la gestione dei migranti tra il 2017 e il 2019.
Al legale rappresentate di Badia Grande i pm contestano le ipotesi di reato di frode nelle pubbliche forniture, falsità ideologica del privato in atti pubblici e truffa ai danni dello Stato che sarebbero stati commessi nella gestione del servizio di accoglienza affidato dalla Prefettura di Trapani ed in danno di quest’ultima.
Gli uffici della Prefettura di Trapani contesta al rappresentante legale della cooperativa di non aver informato, nella domanda di partecipazione per l’affidamento del centro di permanenza per il rimpatri di contrada Milo, del suo rinvìo a giudizio e ha disposto l’esclusione, ai sensi dell’art. 80 del Codice dei contratti.
La gara a procedura aperta per l’affidamento del servizio di accoglienza e assistenza presso il CPR, per un totale di 204 posti, era stata indetta dalla Prefettura di Trapani e pubblicata il 30 novembre 2021.
“In ordine al rinvio a giudizio del rappresentante legale della cooperativa sociale Badia Grande – dicono gli avvocati Donatella Buscaino e Vincenzo Lo Re – osserviamo che la cooperativa ha sempre operato in stretta collaborazione con la Prefettura di Trapani, superando costantemente i relativi controlli ispettivi sulla regolarità delle prestazioni eseguite, garantendo una totale e completa trasparenza dei servizi appaltati, come si avrà modo di dimostrare nel corso del dibattimento”.
Al provvedimento di esclusione, ritenuto “palesemente illegittimo” dai legali, la cooperativa si opporrà nelle sedi opportune per tutelare giudizialmente i propri interessi.