La Casa Circondariale “Pietro Cerulli” di Trapani sarà oggetto di un’ispezione disposta dal capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Carlo Rinoldi. Presso il carcere Trapanese dovrebbero giungere da Roma il vice Carmelo Cantone e il direttore generale del personale Massimo Parisi
A darne notizia, in una nota congiunta, sono i segretari dei maggiori sindacati della Polizia Penitenziaria che, proprio ieri, avevano manifestato davanti alla Prefettura di Trapani
“È la prova provata che il malessere che abbiamo segnalato ai vertici del Dipartimento era degna della massima attenzione e che servono interventi immediati senza ritardi e palliativi”, sottolineano Gaspare D’Aguanno (SAPPE) Cosimo Ingrassia (OSAPP), Salvatore Badalucco (UILPA PolPen), Arcangelo Poma (USPP), Antonino Ficara (FNS CISL) e Salvatore Todaro (CNPP).
Durante la protesta di ieri, infatti, il Segretario generale della UILPA Polizia Penitenziaria Sicilia Gioacchino Veneziano ha interloquito con l’onorevole Carolina Varchi in occasione dell’audizione della parlamentare in commissione Giustizia con il Capo del Dap.
“Le aggressioni e gli atti di intolleranza al Pietro Cerulli verso il personale di Polizia Penitenziaria – sottolineano i rappresentanti sindacali sindacato – hanno abbondantemente superato il limite di guardia e per questo che chiederemo a Cantone e Parisi una stretta verso chi si macchia di attaccare fisicamente e verbalmente il personale di Polizia Penitenziaria”
“Al carcere di Trapani – ribadiscono i sindacalisti – servono oltre 40 unità di Polizia Penitenziaria giacche il personale e quasi tutto giunto alla soglia dei 60 anni di età, e le numerose assenze per malattie psicologiche è la prova provata che il sistema oramai e crollato. È necessario – secondo i sindacati – per ristabilire le regole di ordine e sicurezza, l’invio temporaneo delle unità mancanti con il supporto del Gruppo Operativo Mobile”.
“Per ultima, ma non per importanza – concludono – è necessaria una verifica complessiva sul sistema delle relazioni sindacali che rispettino il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, l’Accordo Quadro e il Protocollo d’Intesa Regionale Locale”.